Ci fanno far notte per seguire l’ennesima puntata del Mistero Juve. Che per l’occasione spezza la reni al derelitto Monza dopo 43 giorni senza vittoria. Nel frattempo mi sono goduto il Bologna che si fa bello anche a spese del Toro, ma non mi allargo, mi si potrebbe accusare d’essere fazioso. E lo sono. Ma Don Vincenzo che soffre in Europa sta “italianizzando” alla grande i rossoblù. Sorvolo sulle tristezze del Milan che al povero Fonseca non perdona neanche le vittorie. Prendo nota del risveglio della Roma soprattutto perchè stimo da decenni Ranieri. Liquido svelto l’Inter – che stasera ospiterà il Como – con la considerazione di sempre: è la supercandidata allo scudetto che potrebbero contenderle l’Atalanta indecisa e il Napoli smanioso “risparmiato” da Balotelli.
Il bello del Napoli è che lo vedi, lo apprezzi, lo critichi, ti esalta, ti annoia. E vince, salvo distrazioni da turnover. Poi è primo ma non fenomeno. E’ una bella squadra “normale” che vive, lavora e vince mentre Antonio Conte la sta costruendo per conquistare il secondo scudetto guidando i rivali tradizionali. Allenatore globale. C’è chi può e chi non può. Lui può. Anche Motta sta costruendo la Juve che però vivacchia, s’accontenta di pareggi, di vittorie senza gloria, offre qualche godimento quando i suoi valorosi Vlahovic, Yildiz, Conceiçao, McKennie, danno spettacolo singolo. Come iersera a Monza, in casa dell’ultima in classifica che ha un tragico difetto: gioca un calcio onesto, anche di qualità. Ho applaudito il gol di Birindelli, il figlio di Alessandro che nel 1997 rivelai di passaggio dall’Empoli alla Juve. Mi piacciono, queste storie. Meno le manie del Bel Giuoco, quello che – avverto Nesta – fa retrocedere.
Per finire, penso che la Juve, oggi compiaciuta per i bei gol di McKennie e Nico Gonzalez, farà gruppo serenamente almeno a Natale, alla Continassa. Il panettone Motta è garantito. La squadra nascerà, per ora gode dell’attenzione di tutti perchè si chiama Juve e ha crediti storici. Così quando batte il City sembra che abbia già vinto la Champions. I dubbiosi cantano ancora “Illusione, dolce chimera sei tu”.
L’ennesima puntata del mistero Juve
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