MILANO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, in collaborazione con l’Associazione “Soroptimist International” Club SI Busto Arsizio Ticino-Olona, ha realizzato all’interno del Commissariato di P. S. Legnano un locale che riproduce un ambiente familiare, domestico, uno spazio tutto per sè confortevole, accogliente, che favorisce un approccio meno traumatico con gli investigatori. Qui le vittime di violenza di genere potranno affidarsi alla professionalità dei poliziotti, per denunciare fatti di maltrattamenti, di stalking, di violenza e richiedere misure di protezione, per sè e per i propri figli. La realizzazione di un’apposita aula per le audizioni, che alla luce della “riforma Cartabia” saranno effettuate con gli strumenti della fonoregistrazione, costituisce l’ultimo tassello del rapporto di collaborazione e di progettualità avviato nell’anno 2022 tra il Commissariato di Legnano e la Soroptimist Club SI Busto Arsizio Ticino-Olona, avvinti dalla unitarietà di intenti e dalla volontà di perseguire obiettivi condivisi, primo fra tutti l’individuazione degli strumenti di prevenzione e contrasto alla violenza di genere. Il Progetto denominato “Una Stanza tutta per sè” attua le finalità individuate nel Protocollo di collaborazione sottoscritto in data 25 novembre 2020 dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza e dall’Associazione Soroptimist International d’Italia, ponendo le premesse affinchè la vittima di violenza di genere possa essere agevolata nell’elaborazione degli abusi e dei maltrattamenti subìti, evitando il più possibile il configurarsi di aspetti traumatici connessi alla cd. vittimizzazione secondaria. L’ascolto empatico, la disponibilità di uno spazio separato dagli uffici di polizia e la pronta attivazione della rete hanno lo scopo di sostenere le donne nel percorso che conduce alla elaborazione della consapevolezza del proprio sè e del rispetto della dignità della propria persona: in tal modo, le vittime sono incoraggiate a rivolgersi alle Forze dell’Ordine nei casi di violenza subìta e ad instaurare quel rapporto di fiducia che le sosterrà nel delicato momento della formalizzazione della denuncia. La “stanza tutta per sè”, detta anche “stanza rosa”, per le sue caratteristiche e finalità, favorisce anche le audizioni protette dei minorenni, vittime di violenza, anche assistita, riconosciute come categorie vulnerabili che richiedono un ascolto “protetto” alla presenza di uno psicologo, in ragione della propria età e a tutela del proprio equilibrio psico fisico.(ITALPRESS).
Foto: Ufficio stampa Carabinieri Milano