Il 66° Gran Premio di Monaco di Formula 1 si apre in un clima di generale tristezza, in seguito alla scomparsa del campione austriaco Niki Lauda nella notte tra lunedì e martedì all’età di 70 anni. In assoluto è l’edizione numero 77 mentre ricorrono i 90 anni dalla prima volta: era il 14 aprile 1929 e a vincere fu il britannico William Grover-Williams. La gara si è sempre disputata sulle stesse vie del Principato, anche se nel corso degli anni per undici volte è leggermente cambiata la lunghezza del circuito, fino ad arrivare ai 3.337 metri attuali. La Scuderia Ferrari Mission Winnow a Monte Carlo vanta nove successi, l’ultima nel 2017 con Sebastian Vettel. Sarà un Gp particolare per Charles Leclerc, pilota monegasco che per la prima volta sarà al via sul circuito del Principato al volante della Ferrari. Il primo pensiero, però, va chi non c’è più. “La notizia della scomparsa di Niki Lauda è stata uno choc per me e per tutti. Ogni volta che ci incontravamo nel paddock era sempre gentile e disponibile. È stato un grande campione e la sua personalità mancherà al nostro sport”, le parole di Leclerc che ritrova il sorriso pensando alle emozioni che proverà nel prossimo week-end. “Questo è il mio primo GP di casa da pilota Ferrari e sarà di certo un fine settimana particolare. Mi ricordo quando da bambino ero solito passare il pomeriggio da un amico che aveva un appartamento la cui terrazza si affacciava proprio sulla curva di Ste. Devote – racconta Leclerc -. Noi giocavamo con le macchinine e sotto passavano le monoposto vere. Mi sono sempre detto che sarebbe stato bellissimo, un giorno, poter essere protagonista di questa gara. Ebbene, quel giorno è arrivato e quest’anno il fatto di essere in gara qui con la Ferrari, mi permette di parlare a buon diritto di sogno avverato. Per fare bene a Monte Carlo serve tutto, dal coraggio alla bravura, dalla fortuna alla vettura competitiva. Speriamo di poter fare bella figura davanti alla mia gente. Io di certo darò il massimo”. Ha le stesse ambizioni anche Sebastian Vettel, pure lui particolarmente colpito dalla morte di una leggenda della Formula 1. “È un momento triste. L’impronta di Niki rimarrà indelebile. Mi mancheranno le nostre chiacchierate nel paddock e il suo modo poco diplomatico di dire le cose. Un vero campione, nella vita e nello sport”, ha dichiarato il tedesco.
“Tuttavia siamo qui per correre: quella di Monaco è la gara più iconica della stagione, con le vetture che percorrono le stradine della città in salita e in discesa prima di infilarsi nel tunnel velocissimo e buio, per uscire poi nella zona del porto – spiega Vettel -. È davvero qualcosa di unico. Per piloti e ingegneri il circuito sconnesso e quanto mai distante dalle piste cui siamo abituati è senza dubbio una sfida nella sfida. Le vetture hanno bisogno del massimo carico aerodinamico e di un set-up che permetta al pilota di avere la confidenza necessaria a sfiorare i muretti per cercare i tempi migliori. A Monte Carlo non c’è spazio per gli errori. Con sette curve lente e praticamente nessun rettilineo, i sorpassi sono quasi impossibili. Per questa ragione qui una buona qualifica è fondamentale. Il tracciato è talmente corto che il traffico nelle prove libere e in qualifica è una costante: si tratta solo di continuare a provare finché non si trova un giro pulito”. Anche il primo pensiero del team principal della Ferrari, Mattia Binotto, va a Lauda. “La vigilia di questo Gran Premio di Monaco è stata turbata dalla triste notizia della morte di Niki. I suoi modi diretti e schietti mancheranno alla Formula 1, così come sembrerà strano a ciascuno di noi, dopo tutti questi anni, non incontrarlo più nel paddock”.
“Niki – ha proseguito Binotto – è stato una bandiera della Ferrari e della Formula 1, è stato un motore di cambiamento del mondo delle corse che ha contribuito a rendere ancora più professionale, anticipando nel suo approccio alle gare la cura maniacale per i dettagli che mai come adesso è l’essenza del nostro sport”. C’è da pensare anche alla gara e Binotto la presenta così: “Tornando al weekend di gara che ci attende, i test della scorsa settimana a Barcellona e le analisi effettuate a Maranello confermano quanto le gomme di quest’anno, molto diverse da quelle del 2018, richiedano caratteristiche meccaniche e aerodinamiche differenti. A Maranello siamo già impegnati, oltre a portare quanto prima ulteriori sviluppi, a valutare anche nuove interpretazioni. Il Gran Premio di Monaco festeggia i suoi 90 anni, proprio come la Scuderia, il che rende questo weekend ancora più significativo. Si tratta di una gara atipica nella quale per caratteristiche del tracciato e tipologia di mescole le carte potrebbero anche essere… rimescolate. Come al solito la qualifica sarà molto importante a causa della quasi impossibilità di sorpassare. Monaco è ovviamente la gara di casa di Charles e noi sappiamo bene quanto lui ci tenga. Ci teniamo anche noi”.
(ITALPRESS).
LECLERC “GP MONACO CON FERRARI SOGNO REALIZZATO”
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