PALERMO (ITALPRESS) – “Chiediamo delle norme sul reclutamento chiare e semplici che vadano a rispettare il diritto comunitario, ci sono delle sentenze su reclami collettivi promossi da Anief in Consiglio d’Europa che usciranno a gennaio e devono essere rispettate”. A dirlo all’Italpress è Marcello Pacifico, presidente nazionale di Anief, sindacato della scuola, dopo aver avanzato alla Commissione Bilancio della Camera dei Deputati 68 proposte di emendamento al Disegno di Legge di Bilancio 2021. Nello specifico riguardano la fiscalità, gli organici e l’emergenza covid-19, il salario accessorio e la ricostruzione di carriera, la mobilità, il reclutamento e il precariato, il sostegno e la specializzazione, il welfare e il pensionamento, il personale Ata, educativo, insegnanti di religione cattolica, scuole estere, concorso DS, interventi per l’università, la ricerca, l’alta formazione artistica, coreutica e musicale, relazioni sindacali.
“Abbiamo bisogno di avviare dei percorsi che vadano a riconoscere le risorse professionali di chi da mesi, anni, insegna nelle nostre scuole – ha sottolineato Pacifico -. Poi gli organici che sono un tema fondante perchè con il distanziamento sociale, con i problemi della pandemia, abbiamo capito quanto sia importante avere più classi, avere più aule, più istituti, più presenza di scuole, piuttosto che fare didattica a distanza sarebbe fondamentale insegnare nei classici luoghi in cui ci riunivamo con i nostri studenti. L’importanza della scuola diventa fondamentale”.
Tra i punti toccati anche la spinosa questione relativa a salari e pensionamento del personale avanti con l’età: “Tutto questo ha bisogno di risorse. Nel contratto ci sono per aumentare gli stipendi, ma continuano comunque a non adeguarli al resto d’Europa”.
“Ed è per questo che comunque in base alla specificità del personale sia docente, che Ata e amministrativo chiediamo di riconoscerne il burnout ma anche norme che lo vadano a svecchiare e norme che per il pensionamento portino dei gradini perchè ancora oggi non possiamo avere la classe docente più vecchia del mondo – ha sottolineato il leader dell’Anief -. Crediamo che queste norme debbano riguardare il precariato, valorizzazione professionale, personale delle università, delle accademie, dei conservatori, degli enti di ricerca; e comunque tutto il personale della scuola, quello educativo, gli assistenti all’autonomia ed alla comunicazione, gli insegnanti di sostegno il cui numero deve aumentare perchè a fronte di un numero di alunni in più abbiamo, quest’anno ci sono meno insegnanti in servizio e tantissimi posti in deroga; ma anche categorie un pò bistrattate come gli insegnanti di religione cattolica ed ancora gli educatori”.
“Quindi, stiamo parlando di interventi a grande spettro con un unico obiettivo, cioè quello di consegnare nelle mani degli italiani, del Parlamento, delle proposte che possano far ripartire il paese proprio dall’istruzione e della ricerca”, ha concluso Pacifico.
(ITALPRESS).
Le proposte Anief sulla Manovra “Il Paese riparta dall’istruzione”
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