Da oggi le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono iscritte nella lista mondiale Unesco dei siti patrimonio dell’umanità. Lo ha decretato l’assemblea Unesco riunita a Baku, in Azerbaijan, nel corso della 43^ sessione del Comitato Mondiale. I 97 chilometri quadrati di declivi vitati e di borghi della Sinistra Piave tra Conegliano e Valdobbiadene diventano cosi’ l’ottavo sito veneto e il 55° sito italiano sotto l’egida dell’Organizzazione mondiale delle Nazioni Unite per la cultura che tutela 1.092 (ora 1.093) luoghi ‘unici’ in 167 Paesi.
“Oggi è una giornata storica per il Veneto e l’Italia intera. Le colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono finalmente, e giustamente, patrimonio dell’umanità. Un grande riconoscimento che valorizza le straordinarie qualità sceniche e le tradizioni di un paesaggio culturale unico di eccezionale valore mondiale. Una terra dalla quale nascono i frutti che danno vita a uno dei prodotti che più caratterizza l’eccellenza del nostro made in Italy”, commenta il ministro delle Politiche agricole alimentari, forestali e del turismo, Gian Marco Centinaio. “Questo risultato arricchisce l’insieme dei siti e beni italiani presenti nella prestigiosa lista Unesco – sottolinea Centinaio – e conferma, ancora una volta, la grande attenzione mondiale nei confronti del patrimonio naturale e culturale del nostro Paese”.
Per il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, “si tratta di un bel risultato per il nostro territorio e mi complimento con il ministro Centinaio e il presidente Zaia per il successo a lungo atteso”.
“Ci avevamo creduto sin dall’inizio, dieci anni fa, quando demmo avvio al percorso per candidare questa porzione così unica e particolare del territorio veneto a patrimonio dell’umanità e ora, grazie anche agli approfondimenti richiesti da Icomos, siamo riusciti a portare la palla in meta”, dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
“Ci avevamo creduto sin dall’inizio, dieci anni fa, quando demmo avvio al percorso per candidare questa porzione così unica e particolare del territorio veneto a patrimonio dell’umanità e ora, grazie anche agli approfondimenti richiesti da Icomos, siamo riusciti a portare la palla in meta”, dichiara il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia.
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