ROMA (ITALPRESS) – In campo nel segno della fratellanza, inclusione e integrazione contro tutte le discriminazioni. Per portare avanti questi valori importanti, domenica 21 novembre, si svolgerà “Fratelli tutti”, partita amichevole tra la World Rom Organization e la “Squadra del Papa – Fratelli tutti”. Il fischio d’inizio è in programma alle 14:30 a Formello, con la Lazio che è scesa in campo aprendo le porte del proprio Centro Sportivo. “Quando abbiamo deciso di organizzare questo evento su invito di Papa Francesco, la Lazio ha accettato subito, con il massimo impegno, con una carica che è nello spirito di questa iniziativa”, ha evidenziato il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontificio Consiglio della Cultura nel corso della presentazione che si è svolta questa mattina in Vaticano. “Lo sport aveva la capacità di fermare anche le guerre ed attualmente la disciplina sportiva rappresenta un linguaggio moderno potentissimo. Ringrazio la Lazio perchè introduce la dimensione etica nel calcio”, ha aggiunto Ravasi. Un’iniziativa che si inserisce in un percorso che la società biancoceleste porta avanti da tempo. “Abbiamo sempre operato all’insegna dei valori dello sport, legati a valori umani. Il calcio deve avere un valore etico e deve portare all’attenzione pubblica un processo di sensibilizzazione verso questi temi. Con la partita di domenica vogliamo che tutti abbiano le stesse opportunità e dimostrare che ognuno di noi può diventare un campione nel rispetto dei valori fondamentali dell’uomo”, ha evidenziato il presidente della Lazio Claudio Lotito. Ad arbitrare l’amichevole, ci sarà proprio il capitano biancoceleste, Ciro Immobile, che si è detto “emozionato ed orgoglioso di essere stato scelto tra tanti per questo importante ruolo. La mia sarà una veste particolare, sarò per la prima volta arbitro, spero di fare bene, ma sono sicuro che ci divertiremo tanto” e, scherzando, ha aggiunto: “Devo ancora decidere i due compagni che saranno guardalinee, sto ancora decidendo, devo scegliere di chi fidarmi”. Combattere ogni forma di discriminazione è l’obiettivo di iniziative come questa “per dimostrare che possiamo incontrarci in una partita senza alcuna distinzione e senza alcun criterio differenziale”, ha sottolineato monsignore Benoni Ambarus, Vescovo ausiliare di Roma. E proprio in tema di discriminazione il direttore sportivo della Lazio Igli Tare ha ricordato: “Sono un ambasciatore di questo movimento perchè provengo da un Paese che ha vissuto grande difficoltà anche nell’essere accettati nella nostra realtà. Quando abbiamo saputo che avremmo fatto parte di questa iniziativa siamo stati tutti subito entusiasti: possiamo dare tanto al mondo intero”. Ad allenare la “Squadra del Papa – Fratelli tutti”, che sarà composta non solo da cittadini del Vaticano, ma anche da giovani migranti accolti dalla Comunità di Sant’Egidio e atleti di “Special Olympics”, c’è Marco Tardelli, che ha voluto sottolineare quanto il calcio sia “importante soprattutto per l’educazione dei ragazzi. Sarà una partita significativa ed esaltante dal punto di vista del coraggio, per dimostrare che il razzismo va combattuto”. Sulla panchina della World Rom Organization, invece, ci sarà Maurizio Sarri. Alla conferenza ha partecipato anche il monsignore Giorgio Lingua, Nunzio Apostolico in Croazia, in collegamento video da Zagabria insieme ad alcuni rappresentanti della World Rom Organization, che hanno concluso: “Grazie, voi siete ambasciatori, i nostri angeli. Sarà una partita storica, un evento che aspettiamo da anni, un messaggio importante per chi è discriminato ed emarginato”.
(ITALPRESS).
Lazio e Santa Sede insieme nel segno dell’inclusione
Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]