Secondo le previsioni di assunzione programmate dagli imprenditori italiani, tra giugno e luglio si dovrebbero registrare quasi 934 mila nuovi ingressi nel mercato del lavoro. Tra questi, 2 su 3 (il 66%) troveranno lavoro in una piccola impresa con meno di 50 dipendenti. Tra le 4 ripartizioni geografiche, il Sud farà segnare il maggior numero di neo assunti: 258.200, pari al 27,6% del totale. Il 72,5% del totale dei lavoratori in entrata, inoltre, sarà occupato nel settore dei servizi (677.550 addetti), il 20% nell’industria (186.580 unità) e, infine, il rimanente 7,5% nelle costruzioni (69.890 lavoratori).
A dirlo è l’Ufficio studi della CGIA, che ha elaborato i risultati emersi dalla periodica indagine condotta sugli imprenditori italiani nelle settimane scorse dall’Unioncamere-Anpal, Sistema Informativo Excelsior.
A livello regionale sarà la Lombardia a assicurare le maggiori opportunità di impiego (165.400). A seguire il Lazio (88.190) e il Veneto (87.950). Tra le province, invece, svetta Milano (70.240) e subito dopo individuiamo Roma (69.590) e Napoli (32.340). Nell’industria, invece, troveranno una nuova occupazione 186.580 addetti (pari al 20% del totale dei nuovi assunti). Le regioni dove l’offerta sarà più elevata sono le Marche (33,2% del totale assunzioni previste), il Friuli Venezia Giulia (29,7%) e il Veneto (28,9%).
A livello provinciale, il 90,9% dei nuovi assunti a Vibo Valentia troverà un’occupazione in una piccola impresa con meno di 50 dipendenti. In nessun altra provincia italiana l’incidenza percentuale sarà così elevata. A Nuoro, che si colloca al secondo posto a livello nazionale, la soglia si attesta all’87,2% e a Cosenza all’86,8%. Sempre a livello provinciale, la prima realtà territoriale per nuovi ingressi nel settore dei servizi sarà Sassari (90,1% sul totale assunzioni), seguono Aosta (88,5%), Rimini e Roma (entrambe con l’88,3%). Per quanto concerne le assunzioni nell’industria, le più interessate saranno Pordenone (54, 9% delle assunzioni totali) Prato (54,4%) e Vicenza (47,9%). Per quanto concerne il comparto delle costruzioni, svettano le province del Sud. Al primo posto Caltanisetta (21,1% del totale), di seguito Potenza (17,5%), Enna e L’Aquila (entrambe al 16,8%)).