“E’ interesse di lavoratori e imprese mettere al centro l’aumento degli investimenti e dei salari oltre a una nuova fiscalità seriamente orientata a ridurre gli squilibri e le diseguaglianze e non a premiare chi ha di più e a punire chi ha di meno come accade con la tassa piatta”. Così, in un’intervista al Sole 24 Ore, il segretario della Cgil, Maurizio Landini, che aggiunge: “Insieme possiamo mettere al centro il tema del lavoro, il lavoro di qualità e non quello precario che nel frattempo è aumentato”.
“So che per fare questo – spiega – bisogna prima dare attuazione al Patto della fabbrica con cui abbiamo già concordato nuove regole per la rappresentanza e per tracciare nuovi perimetri dei contratti. Bisogna che sindacati e imprese chiedano con forza al ministero di applicare le convenzioni che, tramite Inps, possano certificare la reale rappresentanza di chi firma gli accordi”.
In merito al cuneo fiscale, chiarisce: “Non ho problemi a discutere su come abbatterlo, a patto che non si tratti di ridurre i contributi per le pensioni o per la sanità. Bisogna comunque trovare un sistema che ne garantisca il finanziamento”. “Per me l’importante – aggiunge – è abbassare l’Irpef del lavoro dipendente e ridisegnare una riforma fiscale nel segno dell’equità e della progressività”.