“L’iniziativa nasce da una collaborazione che ormai va avanti da anni e che è sicuramente meritoria e virtuosa per la nostra università. Lavorare nel territorio di Taranto, lavorare con la Marina è per noi un titolo di pregio”. Lo ha detto il rettore dell’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” Stefano Bronzini riferendosi alla laurea honoris causa in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali che questo pomeriggio ha consegnato all’ammiraglio a riposo Francesco Ricci per l’opera di valorizzazione del castello Aragonese di Taranto
“Ho prestato servizio in Marina per 44 anni – ha raccontato l’ammiraglio Ricci – la maggior parte dei quali come sommergibilista. Negli ultimi 4 anni in Marina sono stato comandante in capo a Taranto e in quel periodo ho iniziato l’opera di valorizzazione del castello Aragonese di Taranto. Quando sono andato in pensione la Marina mi ha lasciato come curatore del castello Aragonese e dal 2007, quindi, continuo ad interessarmi del castello come curatore del castello stesso. Questo riconoscimento è molto importante. La valorizzazione del castello Aragonese è un’opera essenzialmente culturale. Se la massima istituzione culturale, l’università, conferisce questo riconoscimento, questa laurea honoris causa, è come se dà come un certificato di validità alla nostra opera, l’opera mia e dei miei collaboratori. E credo comunque che questo riconoscimento vada condiviso con tutti coloro, militari e civili, che al mio fianco hanno partecipato a questa impresa”.
La lettura del dispositivo del conferimento della laurea honoris causa è stato affidato al Direttore del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali di Uniba, Giuseppe Mastronuzzi, che a margine ha detto: “L’Italia, e Taranto in parte, è custode della stragrande maggioranza dei beni culturali di origine antropica, cioè costruiti dall’uomo, che sono presenti sul pianeta. La conservazione, il restauro e la valorizzazione di questi beni rappresentano sicuramente una ricchezza economica per il Paese, ma principalmente rappresentano la nostra storia, significa poter rappresentare alle generazioni presenti e future le radici della nostra civiltà. Qualsiasi azione tesa a conservare il bene culturale, che non è solo quello archeologico, architettonico, storico, ma anche quello naturale, geologico e paesaggistico, è evidentemente un’azione che tende a conservare il passato per accendere l’entusiasmo delle generazioni future, per tutto ciò che riguarda la conoscenza che fa l’uomo diverso da qualsiasi altra presenza sul pianeta”.
(ITALPRESS).
LAUREA HONORIS CAUSA IN BENI CULTURALI ALL’AMMIRAGLIO RICCI
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