VENEZIA (ITALPRESS) – L’assessore al Turismo e allo Sviluppo economico del comune di Venezia Simone Venturini è intervenuto questa mattina all’apertura del summit annuale di Aivp (Association Internationale Villes et Ports), l’associazione che nasce più di 30 anni fa per studiare le sfide e le opportunità delle città marinare, da affrontare attraverso il dialogo tra l’anima portuale e quella cittadina. All’Arsenale di Venezia fino a domani oltre 300 tra rappresentanti delle istituzioni, aziende ed esperti di settore saranno impegnati in una serie di tavole rotonde e workshop finalizzati a far emergere le migliori pratiche internazionali nel campo della protezione del patrimonio culturale e della sostenibilità. La scelta di Venezia come sede del summit è stata presa all’unanimità dal board dell’Associazione, guidato dal presidente e già primo ministro francese Edouard Philippe. Dal 2016 fa parte dell’associazione Aivp anche l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale.
“Credo che nessuna città sia più titolata di Venezia per raccontare le complessità che si celano dietro al dialogo tra un porto e la sua città – ha dichiarato l’assessore Venturini – perché le sfide che abbiamo davanti, da vincere insieme, costituiscono dei passaggi fondamentali per lo sviluppo del nostro territorio. Uno sviluppo economico ma anche sociale. Del resto la Serenissima è diventata regina dei mari non ‘nonostante’ il Porto ma ‘grazie’ al Porto. Grazie a una comunanza di valori e obiettivi tra due realtà che ha funzionato con perfetta sincronia e sintonia per secoli. E’ proprio questo tipo di rapporto simbiotico che stiamo cercando di ricucire negli ultimi anni, dopo che, nel Novecento, le strade tra le due realtà si erano divise anche concettualmente. Siamo convinti, invece, che il Porto rappresenti, con i suoi 20mila occupati in modo diretto o indiretto, una delle leve fondamentali in grado di contrastare quella monocultura turistica che oggi minaccia le città d’arte del Paese”.
Ritornare ad affiancare il Porto nella narrazione della città, unendone visioni e prospettive e, anzi, assecondandone lo sviluppo, è oggi una delle sfide più importanti. Siamo convinti però che, con fiducia nel progresso tecnologico e nel lavoro di squadra, i risultati non tarderanno ad arrivare. Un esempio di questo modello è il Mose che in queste settimane di picchi di marea sostenuti si è rivelato la salvezza di Venezia, un’opera ingegneristica che rappresenta anche l’occasione per il Porto di continuare a operare per il suo sviluppo. Un altro punto di svolta sarà rappresentato dal ridisegno del waterfront, che costituirà l’opportunità per avvicinare (o riavvicinare) i cittadini alle aree portuali, come San Basilio, ridisegnando così nel concreto il rapporto tra Porto e città.
In chiusura l’assessore Venturini ha sottolineato l’importanza di dar voce alla comunità portuale: “E’ una realtà da tenere in considerazione nel dibattito pubblico a livello locale e nazionale – ha dichiarato – Spesso non è purtroppo stato così. L’incontro di oggi costituisce quindi l’occasione per condividere esperienze e opinioni che altrove hanno funzionato e che, declinate nella realtà locale, contribuiranno a scrivere le tappe del nostro futuro cammino comune”.
foto: ufficio stampa comune di Venezia
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