L’assessore Mar a Padova per commemorare due Giuste veneziane

VENEZIA (ITALPRESS) – Una giornata per onorare i Giusti del Mondo, coloro cioè che hanno operato per salvare altre vite minacciate dal genocidio, anche ponendo a rischio la propria. Ma anche un’occasione per conferire il titolo ad undici nuovi Giusti. Si è celebrata oggi a Padova, alla presenza dell’assessore al Patrimonio Paola Mar, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale. Con lei il sindaco di Padova Sergio Giordani e il primo cittadino del Comune di San Donà di Piave, Andrea Cereser. La legge 212 del 2017 istituisce il 6 marzo come “Giornata dei Giusti dell’umanità”, dedicandola a mantenere viva e rinnovare la memoria di coloro che si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani. L’iniziativa ha preso le mosse dall’omonimo Giardino dei Giusti del Mondo, a Padova, con i discorsi del sindaco e di Giuliano Pisani, vicepresidente del Comitato Scientifico del Giardino. Nel proprio intervento il primo cittadino ha ricordato l’impegno dei Giusti, che hanno deciso di agire per il bene di tanti uomini e donne, pur correndo un rischio mortale. “Scegliendo di schierarsi dalla parte di quella che al momento sembrava la parte del torto”.

Tra i Giusti è stato ricordato anche Papa Giovanni XXIII, meglio noto come Papa Roncalli, il quale, quando ancora era solo un rappresentante del Vaticano in Turchia, ha salvato migliaia di ebrei da deportazione e morte. Seguendo il Cammino cittadino dedicato ai Giusti, il corteo delle autorità (tra cui anche il prefetto di Padova Raffaele Grassi, il presidente della Comunità ebraica di Padova Gianni Parenzo ed esponenti della Guardia di Finanza e dei Carabinieri) si è diretto al Parco dei Frassini per la messa a dimora delle piante e lo scoprimento delle stele dedicate alle personalità insignite nel 2023 del titolo di “Giusto nel Mondo”. Tra loro anche due veneziane: Maria Pittarello e Sara Letizia Piras, le quali nel 1944 durante una perquisizione di SS e camicie nere nel palazzo in cui vivevano a Venezia, in Corte de l’Ogio a Santa Fosca, mentirono coraggiosamente ai tedeschi permettendo ad alcune loro coinquiline ebree di nascondersi e darsi alla fuga il giorno successivo. Qui l’elenco completo dei Giusti del 2023.
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A seguire, si è tenuta una cerimonia nella sala Paride Piasenti del Museo Nazionale dell’Internamento, sito nella cosiddetta ‘Cittadella della Memoria’ padovana. La cerimonia si è svolta con l’attribuzione del titolo di Giusto nel Mondo tramite la consegna di una pergamena e del sigillo della città ai rappresentanti delle personalità premiate. A ritirare il riconoscimento per Maria Pittarello e Sara Letizia Piras c’era Miriam Vertes, ex insegnante di inglese in pensione, nipote di alcune delle sorelle ebree messe da loro in salvo nel 1944. “Quella notte le SS hanno suonato al campanello, poi non avendo avuto risposta hanno proseguito colpendola con i calci dei fucili” ha ricordato Miriam Vertes. “Maria e Sara Letizia hanno evitato di aprire la porta, così hanno salvato diverse vite umane dalla deportazione”.

“Oggi commemoriamo persone che con gesti silenziosi, un semplice no o una bugia a fin di bene, hanno compiuto gesti rivelatisi poi eroici” ha aggiunto l’assessore Mar a margine dell’evento. “Compiere una scelta coraggiosa talvolta può voler dire salvare vite, sacrificando la propria. I Giusti ne hanno messe in salvo tante. E’ doveroso ricordarli anche per fornire un valido esempio ai giovani sulle conseguenze delle proprie azioni e delle proprie scelte”.

foto: ufficio stampa comune di Venezia

(ITALPRESS).

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