LA RUSSIA CONTESTA LE SANZIONI DELLA WADA

Foto LPS/Claudio Benedetto Torino, 06 dicembre 2019, SPORT INVERNALI GHIACCIO ISU Grand Prix of Figure Skating - Junior - Day 2 Nella foto: Junior Ladies Kamila Valieva e Daria Usacheva esultano con la bandiera russa LivePhotoSport - World Copyright

La Russia contesta ufficialmente la sua messa al bando dallo sport mondiale. Iouri Ganous, direttore generale dell’agenzia antidoping russa (Rusada), ha infatti svelato che “una serie di documenti è stata inviata all’agenzia mondiale antidoping, inclusa la notifica del disaccordo con le sanzioni”. Secondo la procedura, la Wada deve ora sottoporre la questione al Tribunale Arbitrale dello Sport (Tas). Lo scorso 9 dicembre la Russia è stata sospesa per quattro anni da tutte le competizioni sportive mondiali, inclusi i Giochi Olimpici di Tokyo 2020 e Pechino 2022 e i Mondiali di calcio di Qatar 2022, per la falsificazione di dati dal laboratorio antidoping di Mosca, una nuova svolta nello scandalo del doping di stato emerso nel 2015. Ganous, pur firmando la lettera, si è detto è comunque contrario a questo ‘braccio di ferro’, inviando una seconda missiva alla Wada esprimendo la sua posizione personale. “Mi rammarico di informarvi che ho fallito nei miei sforzi di far cambiare idea (gli organi decisionali della Rusada, ndr) riguardo a questa notifica”, ha detto Ganous, leggendo la sua lettera alla Wada. Per settimane, il direttore della Rusada ha giudicato pubblicamente colpevoli le autorità russe in questo scandalo, chiedendo al presidente Vladimir Putin una svolta decisa nella lotta al doping. Ganous ha anche affermato che qualsiasi sfida alle sanzioni della Wada sarebbe “inefficace e superflua” e che la Russia correva “il serio rischio” di vedere le sanzioni rafforzate e non attenuate.
(ITALPRESS).

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