ROMA (ITALPRESS) – Ha preso il via nei giorni scorsi l’attività di monitoraggio ambientale della Marina Militare italiana denominata “Levante Canyon Mooring (LCM) 25” nel Mar Ligure. L’obiettivo della missione è quello di raccogliere dati fondamentali per lo studio delle caratteristiche oceanografiche e sedimentologiche dell’area.
L’attività verrà svolta da Nave Alliance, unità polivalente di ricerca (NATO Research Vessel – NRV) che svolge principalmente attività condotte dal Centro di Ricerca e Sperimentazione Marittima (Centre for Maritime Research and Experimentation – CMRE), per conto dell’Organizzazione Scientifica e Tecnologica (Science and Technology Organization – STO) della NATO.
L’unità è dotata di tecnologie sofisticate per la mappatura e il monitoraggio dei fondali marini, tra cui ecoscandagli multibeam e sensori oceanografici. L’obiettivo della missione è quello di raccogliere dati fondamentali per lo studio delle caratteristiche oceanografiche e sedimentologiche dell’area, includendo anche il monitoraggio ambientale e lo studio ecologico sulla Madrepora oculata, un corallo protetto che abita le acque profonde del Canyon di Levante.
Il monitoraggio della biodiversità marina è essenziale per preservare gli equilibri ecologici e garantire un futuro sostenibile per gli oceani. La tutela ambientale, infatti, non riguarda solo la conservazione delle singole specie, ma la salvaguardia dell’intero ecosistema marino, che gioca un ruolo fondamentale nella regolazione del nostro clima e nel mantenimento della salute del pianeta.
All’attività prende parte anche un dottorando di ricerca (ENEA e Università di Palermo) nell’ambito di ecologia in ambiente marino profondo, in linea con le collaborazioni in auge tra Marina Militare ed Enti di Ricerca/Università. L’attività LCM 25 è prova tangibile dell’impegno della Marina Militare verso la formazione e la ricerca, la tutela dei mari e la protezione della biodiversità marina.
– Foto IPA Agency –
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