Tra idee evolutive e rincorsa all’ultimo fan, federazioni, leghe e squadre stanno reinventando in chiave moderna una delle proprie mission costitutiva: intrattenere i propri tifosi. Non passa giorno senza che una notizia, un’intervista, una nuova possibilità non ci ricordi quanto lo sport di vertice stia cambiando in questo frenetico primo scorcio di 21° secolo.
A braccetto ci sono ormai le grandi multinazionali tecnologiche, fornitori di servizi, così come le piccole start up, e le grandi organizzazioni sportive in quest’epoca d’oro di grandi cambiamenti. Basti pensare allo sport più popolare, il calcio, e il VAR, nell’ultimo biennio. Un altro sport di massa, il volley, proprio di recente, si è affidato a due giganti per ottimizzare le proprie capacità digitali: IMG e Microsoft. Quest’ultima, in particolare, si è fatta un nome nello sport di alto livello in Spagna, grazie agli accordi siglati con la Liga e il Real Madrid. Per la federazione internazionale del volley creerà la piattaforma digitale per segmentare i fans, fornire agli sponsor differenti forme di visibilità e attivazioni, vendere premium content. Questo sforzo va infatti di pari passo con il lancio della piattaforma di streaming (Volleyball TV), propria della federazione, in occasione dell’inaugurazione della nuova Volleyball Nations League.
Lo scopo è di allargare la platea degli spettatori senza dipendere dai palinsesti intasati (e sempre più difficili da raggiungere) dei broadcasters tradizionali e rimanere neutri rispetto ai giganti del web che offrono sport regolarmente.
L’European Tour di golf lavora invece con gli indiani di Tata Communications per distribuire il feed in 30 paesi dei propri 47 eventi, anche grazie a video a 360° (tecnologia immersiva), realtà aumentata e Internet of Things. Tata è stata protagonista qualche mese fa anche in F1 con la sponsorizzazione del premio Connectivity Innovation andato a un sistema che permette ai fans di interagire maggiormente con il circus per ottenere informazioni, acquistare merchandising e guardare dalla prospettiva dei piloti grazie a una combinazione tra IoT, tecnologie mobili e connettività incorporata.
Dall’Europa all’America, dal golf d’élite allo sport universitario, a un altro degli attori globali dello sports tech, Genius Sport. L’azienda inglese ha siglato di recente un accordo con la NCAA per fornire statistiche in tempo reale, a partire dal prossimo anno. Gli Stati Uniti, più tradizionalmente rispetto all’Europa, amano i numeri legate alle partite e grazie a quest’intesa a partire dal basket del college i fans potranno usufruire di nuovi dati, informazioni sulle tattiche e metodi d’engagement.
Non sempre tutto va bene, ci sono anche casi di malfunzionamento o partnerships che non portano i frutti sperati. È il caso di Alisport, lanciata in grande stile in Europa grazie alla collaborazione per 12 anni con il CIO e che ha avuto qualche problema negli ultimi tempi, incluso golf e rugby in Cina. La strategia di Alisport, diramazione di Alibaba, e-commerce cinese da mezzo milione di clienti, è simile a quella di Amazon, cioè legare promozione sportiva alle vendite dei propri prodotti e dei servizi in cloud. In Cina, però, non sempre tutto va come si pensa in Occidente e sia il torneo LPGA di Shangai che competizioni e programmi per ragazzi con World Rugby sono stati al momento sospesi per cambiamenti d’approccio del governo centrale cinese.
(ITALPRESS).
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