LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – Il comitato tecnico dell’UNESCO ha raccomandato all’unanimità che la tradizione della festa maltese venga inserita nel catalogo del patrimonio culturale immateriale dell’umanità. La decisione è stata formalizzata durante la conferenza dell’UNESCO in Botswana questa settimana.
Descritta dall’UNESCO come un evento comunitario di origine religiosa, la festa maltese viene celebrata ogni anno nelle parrocchie dei villaggi di Malta e Gozo. La stagione principale delle feste a Malta inizia verso la fine di aprile e dura fino all’inizio di ottobre, con molteplici eventi che si svolgono in diversi villaggi.
Sebbene le sue radici affondino nella tradizione cristiana, la festa estende il suo fascino sociale oltre i confini religiosi, unendo individui provenienti da diversi contesti etnici e religiosi.
Nonostante la crescente secolarizzazione della società, la festa rimane una parte vitale del patrimonio culturale di Malta, salvaguardando un profondo senso di identità e continuità in tutto il paese.
Sul suo sito web, l’UNESCO ha delineato il significato della tradizionale festa maltese: “I volontari della comunità preparano la festa durante tutto l’anno e l’evento stesso dura tipicamente una settimana. L’ultimo giorno la statua religiosa viene portata in processione guidata dal clero e accompagnata dai parrocchiani e dalle bande musicali. Le settimane di festa prevedono concerti, marce bandistiche, spettacoli pirotecnici e suoni di campane. Il cibo tipico della festa, come il torrone, viene venduto sulle bancarelle. La pratica viene trasmessa in modo informale attraverso la partecipazione alla preparazione e agli eventi. Ad esempio, i giovani imparano le storie e i canti del villaggio e delle sue figure sacre e come partecipare alla festa partecipando agli eventi della comunità. Alcune parrocchie organizzano una festa per i bambini in concomitanza con la chiesa, e i bambini portano una statua più piccola per la città”.
– Foto Department of Information Malta –
(ITALPRESS).