La spunta la Croazia, ma applausi a una Danimarca che – seppur con inferiori mezzi tecnici e aggrappandosi a Schmeichel jr – ha condotto Modric e compagni fino ai rigori. In realtà, il talento del Real Madrid aveva perso, al minuto 116, la sfida con il figlio d’arte dal dischetto. Si è rifatto con gli interessi nella girandola finale, quando le gambe dei danesi (Eriksen, Schone e Nikolai Jorgensen) hanno tremato di più e Subasic, colpevole in occasione del momentaneo vantaggio di Mathias Jorgensen, è diventato eroe nazionale respingendone tre. Dal punto di vista del gioco, ha deluso la squadra di Dalic: dopo il botta e riposta Mathias Jorgensen-Mandzukic nei primi quattro minuti, non si è vista la Croazia che ci si attendeva: la tensione e quasi l’obbligo di vincere per regalarsi un quarto inaspettato contro i padroni di casa della Russia hanno forse frenato la spensieratezza di Perisic e soci. Ci ha chiaramente messo del suo anche la Danimarca che, senza grandi mezzi tecnici (eccezion fatta per Eriksen e Poulsen), ha tenuto botta senza particolari difficoltà. Almeno fino ai rigori, dove Schmeichel – sotto gli occhi di papà Peter – ha avuto il merito di respingere anche Badelj e Pivaric, arrendendosi però al verdetto finale sancito da Rakitic.
Fuochi d’artificio nei primi quattro minuti, con la Danimarca a colpire e la Croazia a replicare: dopo un minuto scarso arriva la zampata di Mathias Jorgensen, dopo un furioso batti e ribatti, Subasic avrebbe potuto fare decisamente meglio; gli uomini di Dalic hanno il merito di non abbattersi e la fortuna dalla loro, visto che Mandzukic si trova sul destro un pallone da girare in rete dopo un rimpallo sul viso di Poulsen.
La Croazia prende in mano la partita ma Hareide l’ha studiata bene, bloccando le fasce dove le insidie portano i nomi di Perisic e Rebic, mentre Rakitic si fa vedere più di Modric, con Brozovic ad avviare l’azione davanti alla difesa. Il 4-4-1-1 della Danimarca, come detto, è blindato sui lati con Poulsen e Braithwaite a dare una grossa mano a Dalsgaard e Knudsen, mentre Eriksen è libero di inventare alle spalle dell’atalantino Cornelius. Bella la verticalizzazione dell’asso del Tottenham per il taglio di Braithwaite, Subasic si riscatta. Poi scatta il panico in area danese: Schmeichel si oppone a Rakitic, quindi Perisic sbaglia da buona posizione. A un passo dal sorpasso la Croazia: punizione di Modric, Lovren si avvita ma non trova la porta per un soffio (39′); la Danimarca però ribatte colpo su colpo, utilizzando fisicità e la tecnica di Eriksen, che con un tirocross spaventa Subasic perchè scheggia la traversa. Il primo tempo – gradevole – va in archivio con un mancino di Rakitic parato senza particolari difficoltà da Schmeichel. Schone per Christensen è la scelta di Hareide per dare maggiore qualità alla mediana danese. Capita a Braithwaite l’occasione buona dopo una respinta corta di Vida, ma Subasic se la cava. La Croazia appare un po’ smarrita, quasi impaurita. Fa male sulla destra Poulsen, che Strinic non riesce a contenere: Nikolai Jorgensen, da poco in campo per Cornelius, calcia forte ma centrale. Regge l’1-1. Dalic lancia Kovacic per Brozovic. E’ Perisic, sul cross di Pivaric (appena entrato per Strinic, ko), a dare un segnale al minuto 84. La Croazia cerca di chiudere il discorso entro i tempi regolamentari con la giocata di Rebic, idem la Danimarca ma Schone è impreciso. Ci provano Rakitic e Braithwaite nel recupero. Supplementari.
Le rimesse laterali lunghissime di Knudsen creano ancora problemi alla difesa della Croazia, più offensiva con Kramaric per Perisic (così così l’interista). Schone fa fuori Kovacic e spara, ancora senza precisione. Poi iniziativa di Kramaric, smorzata da Kjaer. Tocca anche a Sisto, una scheggia sulla sinistra: dribbling su Lovren e botta a giro, larga però. Al minuto 115′ occasione super per la Croazia: Modric verticalizza per Rebic, che evita Schmeichel e viene atterrato da Jorgensen (ammonito). Dal dischetto Modric calcia male e Schmeichel addirittura blocca. Si va ai rigori: sbagliano Eriksen e Schone da una parte, Badelj e Pivaric dall’altra. All’ultimo giro, Subasic mura Jorgensen, mentre Rakitic spiazza Schmeichel. La Croazia può festeggiare, ma che fatica.
(ITALPRESS).
LA CROAZIA BATTE LA DANIMARCA AI RIGORI
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