Da una vicenda dai contorni poco chiari, su cui si sta ancora indagando, possono nascere gli anticorpi per salvaguardare l’istituzione e proteggerla nel presente ma anche per il futuro. Questo è quanto accaduto nel Lazio dopo la questione “concorsopoli”, che ha portato alla dimissione del presidente del consiglio regionale, Mauro Bruschini, consentendo di gettare le basi perché il Consiglio di dotasse di uno strumento rappresentativo dedicato al controllo degli atti. È nata così la Commissione Trasparenza, unica a livello nazionale, che faciliterà la vita ai consiglieri che vorranno fare maggior chiarezza sugli atti che usciranno da via Cristoforo Colombo e da via della Pisana.
“La Commissione Trasparenza e Pubblicità – come spiega all’Italpress la neopresidente Chiara Colosimo, consigliera di Fratelli d’Italia – è nata a seguito dello scandalo concorsopoli per volere del presidente dimissionario Mauro Bruschini. Lui stesso dichiarò che avrebbe voluto che si facesse piena trasparenza. Così con la capogruppo del Pd, Marta Leonori, e tutti i gli altri capigruppo è stata presentata una proposta di legge di istituzione di questa commissione, che ha dei poteri ispettivi maggiori rispetto a quelli del singolo consigliere regionale”.
“Il presidente Vincenzi – prosegue – ha subito trasmesso le carte che ci interessavano, dimostrando immediatamente la piena correttezza istituzionale e la collaborazione. Sicuramente inizieremo da questa vicenda delle assunzioni ma visto il lavoro della procura, ancora in corso, non ci sostituiremo a magistrati. Faremo un lavoro più prettamente politico e cercheremo di capire quali sono le responsabilità amministrative e politiche che verranno fuori”.
Al di là della singola vicenda la Commissione si occuperà anche di altro, quindi, come spiega Chiara Colosimo: “Tratteremo anche la vicenda riguardante l’acquisto delle mascherine. In particolare vorremmo capire, adesso che arriverà il collegato di bilancio, come sono stati messi a bilancio i 14 milioni mancanti, poi perché su quella questione ci sono molte lacune. Io vorrei che i commissari e la Commissione laborassero a tutti quello che riguarda una maggiore trasparenza per ridare un po’ di fiducia nelle istituzioni a chi guarda da lontano”.
“Questa commissione – ricorda Colosimo -, da un primo controllo che ho fatto, non esiste in nessun’altra regione, credo perché sia utilizzata più a livello comunale per la trasparenza amministrativa. Il fatto che il consiglio regionale sia una assemblea legislativa non vuol dire che non ci voglia la trasparenza. Penso che questo possa essere un bel segnale per farla ovunque. Negli ultimi anni le regioni sono sempre state indicate come centro di sprechi. Dunque, a tutela delle istituzioni che rappresentiamo, è una cosa assolutamente positiva”.
La Commissione si occuperà anche della questione rifiuti: “Ce occuperemo perché manca la consapevolezza dei ruoli e di chi non abbia fatto il proprio dovere. Io ho l’onere, con tutti gli altri commissari, di scrivere una pagina nuova. Questa commissione si può occupare di tutto e di niente, quindi è evidente che starà a noi decidere le priorità, perché volendo ha un potere pazzesco, come si legge dal testo della legge. Partecipate, regione, Comuni è evidente che potrebbe trattare di tutto, certo dovremmo andare per priorità. Per come la vedo, le priorità dovranno andare verso quelle vicende in cui si sono persi dei soldi o che hanno scandalizzato l’opinione pubblica. Quello dei rifiuti potrà essere uno degli argomenti da affrontare, così come quello dei finanziamenti che la Regione ha concesso al Comune di Roma per l’assistenza alle famiglie con disabilità gravissime”.
Cosa accadrà alla fine di ogni singola analisi ancora non è deciso, troppo presto è troppo giovane la Commissione per capire come procedere: “Ancora non ci abbiamo pensato perché dipende da tante variabili. Dobbiamo, innanzitutto, capire come impostare il lavoro, un lavoro molto lungo che dovrà essere concordato con l’ufficio di presidenza e se sarà necessario inviare una relazione finale, anche a eventuali organi inquirenti, lo faremo”.