La Cina alza il livello di protezione del pangolino

ROMA (ITALPRESS) – La Chinàs National Forestry and Grassland Administration ha annunciato che il livello di protezione del pangolino in Cina è salito dalla seconda alla prima classe, lo stesso livello di protezione del panda. Le sue scaglie sono state finalmente rimosse dall’elenco ufficiale dei preparati per la medicina tradizionale cinese. Per il WWF un passo molto importante per far uscire queste specie dall’attuale status di minaccia: i pangolini sono infatti i mammiferi più trafficato al mondo. Circa 200.000 pangolini vengono consumati ogni anno in Asia, sia per le loro scaglie sia per la loro carne. Recentemente una serie di operazioni di polizia negli aeroporti del mondo hanno portato al sequestro di circa 130 tonnellate di scaglie.
Tutto ciò nonostante il commercio di tutte e otto le specie di pangolino sia vietato dalle leggi internazionali e tre delle quattro specie originarie dell’Asia siano incluse nella lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura (IUCN) come in pericolo critico di estinzione.
“Nessuna cultura o tradizione vale l’estinzione di una specie. Gli animali in via di estinzione, utilizzati per il cibo o la medicina, efficaci o meno, non dovrebbero più essere oggetto di caccia e commerci – ha affermato Zhou Fei, chief program officer del WWF China -. Il valore di un pangolino in natura è ben più alto rispetto al valore della loro carne o delle squame. C’è ancora molta strada da fare per proteggerli, ma possiamo iniziare a rifiutare il consumo di prodotti a base di essi, lavorando per sensibilizzare l’opinione pubblica”. Si stima che le popolazioni di pangolini asiatici siano diminuite dell’80% negli ultimi 10 anni.
(ITALPRESS).

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