Inter al sesto successo consecutivo (+2 sulla Juve) in vista della Champions e del cosiddetto “Derby d’Italia”, cioe’ la prima resa dei conti fra Conte e la sua ex squadra. Ma attenti all’Atalanta, che dopo lo choc di coppa ha ripreso a macinare gol e risultati e nell’anno solare ha fatto piu’ punti e gol: 15 come il Napoli. Nei vari testa-coda che nel sesto turno hanno coinvolto le prime contro le squadre meno abbienti del campionato, qualche lieve solletico delle ”piccole” ha causato le risate omeriche delle “grandi”. I trionfalisti han dovuto ammettere che, sì, ci sono due campionati in uno: quello per lo scudetto, che (per ora) coinvolge due, tre, forse quattro squadre, e quello di coloro che arrancano, che fanno spesso gli sparring partners e sono destinati a prendere i soliti cazzotti sul grugno. Tre brutti pugni li ha presi il Milan (quarto k.o.) dalla Fiorentina che lo ha superato sul piano del gioco e in classifica: di Pulgar (rigore), Castrovilli e Ribery (applausi) i gol. Leao ha limitato i danni.
Donnarumma ha parato un rigore di Chiesa. Musacchio si e’ fatto espellere per un fallaccio su Ribery. I viola hanno meritato: e ora, povero Giampaolo? I tifosi hanno gridato “Vergogna”. Vendetta di Montella sulle macerie rossonere. Sampdoria e Spal sono ultime con numeri preoccupanti e le hanno prese da Inter e Juve; Sassuolo e Brescia sono meglio attrezzati ma hanno perso ugualmente, contro Atalanta e Napoli. Fra prime e ultime ci sono gia’ 13-15 punti di distacco dopo sei giornate. L’anno scorso la Juve vinse con 73 punti piu’ del Chievo (ultimo): e stavolta? Le difese colabrodo di Samp e Spal hanno preso gia’ caterve di gol (piu’ di due a partita). E c’e’ chi segna col contagocce: solo tre volte a segno l’Udinese: mezzo gol a partita. La réclame dice che Inter-Juve sara’ una grande partita, e probabilmente lo sara’, perche’ intrisa di vecchi veleni, dalla presenza di Conte sulla panca dell’Inter, ma soprattutto perche’ si affronteranno due squadre che hanno tecnicamente qualcosa in piu’ rispetto agli altri, o quasi…
Ci fanno sorridere i distinguo di coloro che sostengono che l’Inter e’ forte perche’ e’ allenata dallo stakanovista Conte e la Juve perche’ ha una antica consistenza e un Ronaldo in piu’, mettendo in secondo piano il contributo alla causa di Sarri. Il fatto e’ che gli allenatori sono bravi finche’ vincono, secondo una vecchia filosofia. Tornando a Inter-Juventus: secondo noi i nerazzurri sono piu’ pratici, gli juventini stanno cominciando a giocar meglio. A Marassi la squadra di Conte stava dominando, poi, sul 2-0, dopo un gol mancato da Lautaro e la stupida simulazione di Sanchez (un gol e mezzo) che ha portato alla sua espulsione, ha preso il gol di Jankto, ma – avendo un carattere forte – ha messo al sicuro il risultato con Gagliardini. La Juve (pur senza mezza difesa) ha giocato una bella partita, Ronaldo e’ tornato brillante e ha segnato un bel gol di testa (ora sono tre in tutto), ma per sbloccare il risultato c’e’ voluta una sciabolata di Pjanic. Sul campo del Sassuolo, l’Atalanta ne ha fatti quattro subito, poi ha rallentato, ma e’ sul podio.
La squadra di Gasperini, affrontando il Lecce, potrebbe trar beneficio dal risultato di San Siro. Il Napoli, anche se con qualche difficolta’, ha ripreso a marciare, battendo un Brescia che ha “visto” il primo gol di Balotelli (con figlia), sul quale camperemo un bel po’. Mertens intanto e’ vicino a Maradona (-1), ma la squadra di Ancelotti prende sempre gol (sono 10 quelli subiti). Il solito Dzeko ha dato alla Roma la vittoria a Lecce (i salentini in casa non ne azzeccano una); i giallorossi si sono mangiati delle occasioni e un rigore, parato da Gabriel allo specialista Kolarov. La Lazio ha imbottito di gol il Genoa: Immobile ha fatto due gol (ora sono cinque) e ha abbracciato Inzaghi. Andreazzoli e’ in pericolo. Si e’ parlato di Gattuso (esordio contro il Milan? Sarebbe il colmo) o Pioli, che potrebbe andare pero’ alla Samp. Il Torino a Parma cerchera’ lo scatto decisivo verso l’alto, contro un avversario pericoloso. D’Aversa ha ritrovato Kucka.
Mazzarri, che ha tutta la “rosa” a disposizione, schierera’ Zaza con Belotti (ora 4 gol) o confermera’ Verdi? Arbitro La Penna. L’Udinese e’ tornata a vincere e a segnare, battendo il Bologna (un punto in tre partite!). C’e’ voluto il ritorno a tempo pieno di Okaka, per il terzo gol stagionale dei friulani, che sono saltati a mezza classifica. Rizzoli era in tribuna a osservare il giovane arbitro Giua che, dopo il fischio finale, ha cacciato Soriano per proteste. Il Cagliari ha perso una grande occasione per mettersi al quarto posto, al livello del Napoli: era in vantaggio con Castro e si e’ fatto raggiungere per uno scivolone di Pisacane che ha “favorito” il pareggio di Faraoni. Cosa si e’ mangiato Simeone…ma il Verona ha meritato il punto. Ragazzi, tutti contenti: le partite con VAR, recuperi ecc. durano circa 100’. Sono soldi ben spesi. Se andate al cinema i film non si allungano, allo stadio le partite, si’…