KHEDIRA “FIERI DI NOI, RIGORE? ARBITRO NON ERA SICURO”

Ingoiare il rospo, voltare pagina e concentrarsi su un’altra doppietta da centrare. Con questo spirito Sami Khedira e la Juventus si preparano ad affronntare la Sampdoria nel match di domenica e un finale di stagione che non avrà più gare di Champions. Il rammarico è tanto, ma anche l’orgoglio per la prestazione sfoderata al Santiago Bernabeu. “Giocare a Madrid e rimontare è quasi impossibile, l’abbiamo fatto per 90 minuti, ma a volte le partite durano di più – sottolinea il tedesco in un’intervista ai microfoni di Sky Sport e Mediaset -. A fine gara eravamo tristi e anche oggi è dura, dopo quella partita fantastica, che nessuno si aspettava, in cui abbiamo mostrato di essere una delle migliori squadre d’Europa. Questo è il calcio però e dobbiamo accettarlo e congratularci con il Real, che è una grande squadra. Siamo orgogliosi di quanto fatto, anche se siamo rimasti a mani vuote. Piangerci sopra e cercare scuse non serve, ora dobbiamo guardare avanti e concentrarci sullo scudetto e la Coppa Italia che sono due grandi obiettivi”. Giusto guardare avanti e pensare di portare a termine la missione campionato-Tim Cup, ma non si può non tornare su quel rigore che ha interrotto il sogno e che ha fatto infuriare i bianconeri. “Penso che sia una situazione in cui si può dare il rigore, ma non bisogna farlo. Nella mia opinione, all’ultimo minuto, devi essere sicuro al 100% che ci sia un fallo. Avrò rivisto le immagini 20 volte e guardando l’arbitro non era sicuro, aspetta due o tre secondi e poi decide per il rigore. E per concederne uno all’ultimo minuto di una partita così importante non devi avere dubbi”.
“Non era un rigore così chiaro e per questo a fine partita eravamo tutti arrabbiati, ma è normale e se non lo fossimo stati dovremmo smettere con il calcio”, ha aggiunto il centrocampista tedesco che poi si sofferma sulla Var. “Se devo essere onesto a inizio stagione non ne ero entusiasta, perché era un sistema nuovo e interrompeva il gioco per troppo tempo, ma ora sta migliorando e può aiutare il calcio a essere più giusto”. Domenica arriva la Sampdoria allo Stadium, all’andata i blucerchiati ne fecero tre ai bianconeri vincendo la partita e affrontarli dopo la delusione dell’eliminazione in Champions è un’insidia in più. “È nei momenti difficile che si vede se una squadra è grande ed è composta da grandi giocatori – sottolinea Khedira -. Nei primi due giorni si può essere feriti, ma dal terzo si deve guardare avanti e ritrovare la concentrazione, perché la stagione non è finita. Possiamo fare qualcosa di speciale, perché mai nessuno ha vinto sette scudetti e quattro Coppe Italia consecutive. Ora ci aspetta la Sampdoria, contro cui è arrivata l’ultima sconfitta in campionato e speriamo sia stata anche l’ultima della stagione. Non sarà semplice, perché veniamo da un quarto di finale di Champions molto duro e giochiamo contro un’ottima squadra e poi c’è il Crotone: abbiamo visto già con il Benevento quanto sia difficile giocare contro squadre che combattono per la salvezza. In questo momento queste due partite sono più importanti di quella con il Napoli. Poi certo, quella sarà una grande partita per tutti gli amanti del calcio. Giocheremo a casa nostra, con i nostri tifosi che ci daranno un grande supporto”.
(ITALPRESS).

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]