E’ dispiaciuto a tanti che sui campi (salvo che a Torino e Lecce, dove giocavano due sue ex squadre) non si sia ricordato Pietro Anastasi (25 presenze in azzurro, otto gol), vincitore di un Europeo e di tre scudetti. Detto questo, c’è da aggiungere che i pasticci pallonari continuano (vedi caso Politano-Spinazzola), le polemiche pure e Balotelli difficilmente è assente dalle frequenti diatribe. Nella lotta di vertice, strada in salita per Juve e Inter. Ma è andata meglio ai bianconeri che hanno sbloccato la difficile partita contro il Parma con un tiro di Ronaldo deviato da Darmian. CR7 è andato a segno per la settima volta consecutiva. Kulusevski, futuro bianconero, sotto osservazione: meglio nella ripresa, quando Danilo ha colto un palo, poi ha pareggiato Cornelius. Il Parma non è avversario facile per nessuno. Ma Ronaldo è Ronaldo e, in combutta con Dybala, ha dato la vittoria alla Juve e raggiunto quota 16 gol (in 17 gare, 11 nelle ultime 7). Ora i campioni hanno quattro punti sui nerazzurri e sei sulla Lazio che deve recuperare una partita: con i tre della partita col Verona (ma li prenderà?) sarebbe a -3 dalla Juve e +1 sull’Inter.
Il passo falso dei nerazzurri a Lecce ha fatto capire, oltre che “nemo propheta in patria” (nessuno è profeta in patria), riferito a Conte in quel di Lecce, i nerazzurri ogni tanto incespicano. Stavano infatti vincendo con un gol del giovane Bastoni, appena entrato, ma si sono fatti raggiungere da Mancosu. Un pareggio che incoraggia i salentini nella lotta per la salvezza e penalizza l’Inter, al secondo pareggio consecutivo. Conte ha detto: “Noi dobbiamo andare sempre ai 200 all’ora e se qualcuno non va al massimo, siamo una squadra normale”. La Lazio (che non avrà più impegni di Coppa e forse questo la aiuterà) ha fatto polpette della Samp, dimostrando di essere già nelle altissime posizioni della classifica. La squadra di Simone Inzaghi ha un attacco da 46 gol (solo l’Atalanta ha fatto meglio: 49) e il capocannoniere Immobile (23 reti, ha fatto la metà del bottino biancoceleste). La Lazio, che ha anche la seconda difesa del campionato, possiede uomini come Luis Felipe, Lazzari e il citato Immobile che creano e realizzano molto. Gli scontri diretti decideranno. Sul campo del rimaneggiato (e sfiduciato?) Genoa, la Roma è tornata a vincere, dopo due sconfitte in campionato.
I rossoblu avevano pareggiato, poi si son fatti travolgere (peggior difesa con 41 gol subiti). Ora i giallorossi cercheranno di sgambettare i cugini nel derby. L’Atalanta vuole continuare a stupire. Nel Monday Night dovrà fare i conti con la Spal, a caccia di punti salvezza: la non forte difesa ferrarese dovrà affrontare l’attacco-mitraglia della “Dea”. Zapata e Castagne (Hateboer squalificato) giocheranno dall’Inizio? A Ferrara la squadra di Gasperini rimontò dallo 0-2 al 3-2 con Gosens e una doppietta di Muriel; per i ferraresi avevano segnato Di Francesco e Petagna. Arbitrerà di La Penna. A Brescia il Cagliari ha pareggiato con una doppietta di Joao Pedro (13 gol) dopo una partita movimentata. Le “rondinelle” hanno segnato due gol con Torregrossa. Ma un brutto fatto ha coinvolto (ancora una volta) Balotelli, che si è fatto cacciare dopo 8′ dall’ingresso: ha mandato tutti a quel paese e qualcuno ha pensato che si sia fatto cacciare apposta. Se fosse davvero così, non sapremmo cosa dire e pensare. Il personaggio Balotelli (“Giudicatemi come volete”) non è facile da capire: ne ha combinate più di Carlo in Francia (non vi preoccupate: Carlo non è un giocatore, ma è un modo di dire).
Corini ha dichiarato che il giallo subito (sarebbe scattata la squalifica per la partita col Milan) era sembrato eccessivo al giocatore. Il Milan ha vinto 3-2 in extremis. L’Udinese a San Siro, pur sfoggiando qualche buon momento di buon gioco, non è riuscita a sfruttare né il “regalone” iniziale di Donnarumma, né il pareggio (quasi) finale di Lasagna. Ha giocato una buona partita, perdendo in extremis contro un Milan che non ha avuto in Ibrahimovic l’uomo decisivo, bensì in Rebic, autore di una doppietta. Così i friulani hanno dovuto interrompere la loro serie positiva. Il Torino è ricaduto nei proprie errori, dopo un buon periodo. Sul campo di un Sassuolo più aggressivo, ha finito per farsi rimontare, allontanandosi da quella “zona Europa” che è il suo traguardo stagionale. Davanti al c.t. Mancini, Berardi ha segnato, Belotti no. Nonostante qualche miracolo di Sirigu, la difesa granata ha ceduto. Il Bologna si è fatto raggiungere dal Verona. Dopo il gol di Bani (poi espulso) ha pareggiato il nuovo arrivato Borini.
Così il derby serbo fra Mihajlovic e Juric è finito con un pareggio che mantiene gli scaligeri davanti lo stesso Bologna, il Napoli ecc. La vittoria della Fiorentina a Napoli ha detto: a) che la squadra viola ha cambiato aspetto con l’arrivo di Iachini in panchina: sette punti in tre partite. b) il Napoli con Gattuso in panchina non ha fatto granché. Nel prossimo week-end Napoli-Juve, Inter-Cagliari e Roma-Lazio. Roba pesante. Buon appetito.
(ITALPRESS)
JUVENTUS E LAZIO CORRONO, L’INTER FRENA
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