La Juve ora pensa all’Ajax, il Milan all’AIA, intesa come Associazione Italiana Arbitri. Certamente, il rigore non dato (al Milan) e dato (alla Juve) sono stati episodi che hanno dato fiato alle trombe dei contestatori e dei dileggiatori del direttore di gara Fabbri e dei sicuri vincitori dell’ottavo scudetto consecutivo. Ma bisogna ammettere che Allegri, trovatosi senza regista dopo l’infortunio di Can e a seguito dello sbandamento dei suoi, che aveva permesso al Milan di finire il primo tempo in crescendo e in vantaggio, con i cambi ha saputo raddrizzare la partita: Pjanic ha ridato vigore al centrocampo, e Kean ha completato l’opera segnando un altro dei suoi gol “a orologeria” cui ci ha abituato. Gattuso potra’ certo avere rimpianti e recriminazioni per come e’ andata, ma deve ammettere che dopo un buon primo tempo la sua squadra e’ calata. E un punto in quattro partite e’ troppo poco per chi ha ambizioni di Champions. Anche se Piatek e’, fra gli stranieri venuti in Italia, quello che ha segnato piu’ gol, come Shevchenko. In una discussione verbale con il vice di Allegri, Landucci, Ringhio gli ha detto, a mo’ di ammonizione, che “la ruota del calcio gira”.
Rivera invece una volta disse, in un frangente simile, che “il pallone e’ rotondo, ma rotola sempre dalla stessa parte ”. Insinuava che la “parte” fosse quella bianconera. La Juve, lo scudetto lo ha in tasca, anche se non c’e’ ancora l’imprimatur dell’aritmetica. Il suo attacco ha raggiunto quello dell’Atalanta (64 gol), ma la difesa bianconera ha preso la meta’ dei gol (20-41). Allegri aveva pensato alla Champions, togliendo alcuni titolari, a parte l’infortunato Ronaldo. Poi ha fatto i cambi giusti (e non e’ la prima volta), e ha vinto. Ora potra’ affrontare l’Ajax con tutti le armi a disposizione. Forse pure Ronaldo. Il Napoli ha trovato qualche difficolta’, contro un Genoa (miracoloso Radu), in dieci per l’espulsione di Sturaro, ma comunque capace di rimontare. Si e’ rivisto Insigne, nella squadra di Ancelotti che ora ha ben 20 punti di distacco dalla capolista: per un punto la Juve non ha conquistato lo scudetto anzitempo. Nella lotta per la Champions, ha vinto solo la Roma, mentre il passo falso del Milan e i pareggi di Inter, Atalanta, Lazio (una partita in meno) e Torino hanno lasciato la situazione pressoche’ immutata. A San Siro, fra Inter e Atalanta solo aggettivi roboanti, ma niente gol. Icardi se n’e’ mangiato uno, ma i temuti fischi sono stati pochi. Anche la squadra di Gasperini, ha mancato un’occasione con Gomez. Ha danneggiato la squadra di Spalletti un infortunio a Brozovic. Se il pareggio di San Siro era anche nel novero delle cose possibili, quello della Lazio col Sassuolo ha fatto capire che questo non e’ un momento buono per la squadra di Inzaghi che, dopo una bella progressione, si e’ fermata perdendo a Ferrara e acciuffando ora in extremis il pareggio in casa col Sassuolo. La verita’ e’ che Immobile segna solo su rigore e i suoi gol stanno mancando alla squadra biancazzurra. In ogni caso, con i tre punti del recupero, la Lazio arriverebbe a quota 52, la stessa di Milan e Atalanta. Ma sara’ d’accordo l’Udinese, avversaria della squadra di Inzaghi nel recupero, che deve salvarsi ? La Roma, come detto, e’ stata l’unica a fare il pieno, vincendo sul campo della Samp con il gol del vecchio gladiatore De Rossi. Ranieri sta cercando di raddrizzare la stagione, mentre la squadra di Giampaolo (indicato da qualcuno come prossimo allenatore giallorosso) va ad alti e bassi: Quagliarella si e’ un po’ fermato, dopo i peana delle settimane scorse e l’Europa sta diventando lontana. Anche il Torino ha rallentato la marcia, dopo il fiorire di tante speranze: la squadra di Mazzarri ha inanellato il sesto 0-0 stagionale, nonostante la presenza del cannoniere Belotti. Il fatto e’ che il Parma non poteva perdere la quarta partita di fila e i granata non hanno saputo comunque imporsi. L’Europa e’ ancora raggiungibile, per il Toro. In zona salvezza, sara’ importante il recupero Bologna-Chievo: se vincesse la squadra di Mihajlovic, l’Empoli precipiterebbe al terzultimo poso. Intanto, il Cagliari, col solito Pavoletti, ha battuto la Spal e si e’ messa in posizione tranquilla, mentre i ferraresi sono rimasti nel limbo. A un punto dai sardi, l’Udinese che ha avuto la meglio sul concorrente diretto Empoli. Lo ha fatto nonostante abbia giocato parte della ripresa in dieci per l’espulsione di Zeegelaar. La doppietta di De Paul ha pesato molto e comunque, la gestione Tudor (sette punti in tre partite) sta portando i friulani verso la salvezza. Un passo avanti anche del Genoa. Il colpaccio del Frosinone a Firenze, col gol di Ciofani dopo il l palo di Chiesa, ha cambiato qualcosa in fondo alla classifica. Secondo noi e’ una rimonta difficile, ma per l’aritmetica tutto e’ possibile. Ma la Fiorentina ? Era la squadra dei pareggi, ora e’la squadra delle sconfitte Si parla di un probabile divorzio di Pioli. Nel Monday Night, come detto, il Bologna deve assolutamente battere il retrocesso (non per i numeri, ma per la pratica) Chievo. Dovrebbe essere Palacio a guidare l’assalto rossoblù. I veronesi recupereranno Depaoli e Meggiorni. Al Bentegodi 2-2. Reti di Santander, Meggiorini su rigore, Obi e Orsolini. Arbitro sara’ Pairetto. Come si prevedeva, sono cominciate le risse per l’uso del VAR, le decisioni degli arbitri ecc. Niente di nuovo sotto il sole.