Con lo scudetto matematico (e in tasca da tempo) della Juventus che il Napoli ha spostato appena un po' più in là, passando sul campo di un Chievo che torna in B dopo 12 anni, attenzioni concentrate sulla lotta per non retrocedere, appassionante quanto quella per un posto nell'Europa che conta. E anche in questo si parte proprio da lì, dalla Juventus. Allegri ha tenuto a casa tanti big e lanciato diversi ragazzotti a Ferrara, infischiandosene di polemiche e retropensieri dei colleghi che stanno faticando per restare a galla. Mihajlovic (Bologna) e Andreazzoli (Empoli) hanno fatto molta fatica ad accettare le scelte votate al rischio minimo da parte del tecnico pluricampione d'Italia. Complici anche diversi acciacchi, la testa della Juve è solo all'Ajax. Il sorriso sornione di Semplici dopo l'impresa spallina è il simbolo di una giornata all'insegna del 'volemose bene' a favore di chi naviga nei bassifondi. I già citati tre punti per la Spal; il buon pari del Bologna contro una Fiorentina che ha appena ritrovato Montella dopo il burrascoso addio di Pioli ma che appare smarrita; lo 0-0 della Via Emilia tra Sassuolo e Parma; il Cagliari che ha fatto un altro passo in avanti a Torino (Cairo ha puntato il dito contro Irrati, ipotizzando anche 'spintarelle' a favore del Milan).
L'Udinese – che mercoledì torna all'Olimpico contro la Lazio furiosa – ha invece ben figurato a lungo contro la Roma del redivivo Dzeko, perdendo di misura. In attesa dell'Empoli, che stasera proverà l'impresa contro la lanciatissima Atalanta, ha pagato pesantemente dazio solo il Genoa, se non altro perchè ha perso – malamente – il derby contro Quagliarella (di nuovo capocannoniere in solitaria) e soci. Flebili speranze ancora per il Frosinone, sconfitto dall'Inter che consolida, con qualche difficoltà di troppo, il terzo posto alla vigilia delle sfide con Roma e Juventus. In ballo c'è in sostanza l'ultimo posto verso l'inferno. Sono a un passo dal traguardo Sassuolo e Cagliari, a quota 37; il Parma e la Spal sono due lunghezze più giù, poi c'è il Genoa (34) che preoccupa soprattutto per la scarsissima vena realizzativa; l'Udinese (32) può sfruttare il jolly del turno da recuperare, quindi Bologna ed Empoli, oltre al Frosinone. Sei giornate alla fine, un calendario da scrutare con attenzione: contano scontri diretti e motivazioni – molto più dei nomi – delle prossime avversarie. Spal-Juventus ha insegnato proprio questo.