Giornata di gol (31, ma c’e’ da giocare Brescia-Fiorentina), di polemiche, di decisioni arbitrali discusse. Come (quasi) sempre. La Juve e’ rimasta in testa: se un bel gioco durera’ poco, il suo continuera’? La cosiddetta “rivoluzione culturale” di Sarri ha dato qualche frutto, ma ha anche creato qualche spavento, nel finale della partita con il Bologna, tanto che la capolista ha dovuto accendere due ceri: una a San Palo e uno a San Buffon, che hanno salvato la vittoria su un buon Bologna. C’e’ stato chi ha censurato il comportamento della difesa bianconera (specie quello di De Ligt: si e’ anche parlato di un suo mani in area non punito), mentre ha esaltato Ronaldo (700 gol +1) e Pjanic, autore del punto decisiivo. L’ex bancario Sarri e’ bravo nel fare i conti: si sta rivelando incisivo e dialettico. Risponde argomentando a chi gli fa appunti, lasciando a volte gli interlocutori senza parole. Quando si dice “la forza dei risultati”, altro che gioco! E intanto e’ in testa. L’Inter e’ a un punto, l’Atalanta e’ a -5 , il Napoli a -6. La squadra di Conte sembrava dominare sul campo del Sassuolo (dopo cinque i flop del passato) e invece, dopo essere giunta sul 4-1 (doppiette di Lautaro e Lukaku, un rigore ciascuno), si e’ fatta quasi rimontare, vincendo con un gol di scarto. Certamente Conte sara’ rimasto contento della vittoria, non della difesa, che era la piu’ forte del campionato e ora e’ diventata “normale”. L’Udinese ha preso un gol in meno.
A Reggio Emilia (bella e inutile la rimonta del Sassuolo: e’ tornato a segnare Berardi) non e’ successo quel che era capitato all’Olimpico: dove si era passati dallo 0-3 al 3-3. Se avete bisogno di polemiche, prendetene a piene mani. Una partita spettacolare, quella fra Lazio e Atalanta. I bergamaschi avevano stracciato nel primo tempo gli avversari, chiudendo sul 3-0 (doppietta di Muriel). I romani erano apparsi annientati. Ma nella ripresa hanno progressivamente ceduto, sino a farsi raggiungere. Come mai un crollo cosi’ evidente? Secondo noi, quella di Gasperini (che ha recriminato per i due rigori contro, definidendoli “Furbate”) non e’ ancora una squadra del tutto matura. E’ bella, a volte irresistibile, ma non sa (a volte) “amministrare” il risultato. Gasp dice piu’ o meno di essere stato derubato sui due rigori e che Immobile si e’ tuffato. Ma la sua squadra ha commesso degli errori in fase difensiva. Immobile (doppietta), con 9 gol e’ capocannoniere, ha segnato 96 reti e punta a quota 100. Comunque, due punti persi dai bergamaschi che, nonostante tutto, ne hanno 11 piu’ dell’anno scorso. La Lazio malissimo nel primo tempo, poi si e’ ripresa. Bene l’attacco, ma la difesa?
Un grosso passo avanti lo ha fatto il Cagliari che, battendo la Spal (Nainggolan un gol e un palo) ha superato le romane: grande exploit della squadra di Maran. Ferraresi sempre in zona pericolo. Il Parma ha asfaltato il Genoa (penultimo) che accusava assenze in difesa. Gli emiliani, che hanno perso Inglese, hanno acciuffato la Lazio in classifica. Cornelius tripletta. Andreazzoli adesso rischia davvero la panchina. Il Napoli e’ tornato a vincere, sia pure con una certa fatica nel primo tempo, contro un buon Verona. Sara’ un caso, ma il ritorno a tempi pieno di Milik (doppietta) e’ stato decisivo. I tre punti hanno portato la quiete in casa azzurra, dopo le due partite senza gol, le discussioni sui contratti, i mugugni di Insigne. La Roma, tartassata dalle assenze (ora anche Cristante e Kalinic infortunati, Kluivert espulso) non e’ riuscita a vincere sul campo della Samp dell’ex tecnico giallorosso Ranieri, rimasta ultima con una delle peggiori difese. Del Genoa, con 20 gol presi, l’ultima. L’Udinese ha giocato una bella partita, battendo e agganciando il Torino (tre partite, un punto). La squadra dello squalificato Tudor ha, come detto, la retroguardia meno battuta del campionato (6 gol subiti). Okaka ha segnato ancora, ma i bianconeri faticano davanti, anche se non sono stati fortunati (palo, occasioni mancate). Il Torino? Prometteva mari e monti…
Pioli ha esordito con un pareggio alla guida del Milan. Eppure ha avuto in mano la partita giocando bene nel primo tempo, ma cedendo nel finale. Il Lecce aveva cominciato malissimo, ma poi si e’ ripreso, pareggiando due volte. Eppure aveva segnato anche Piatek, oltre all’ottimo Calhanoglu. Insomma si puo’ dire che Pioli abbia dato un gioco ai rossoneri, ma il risultato e’ rimasto lo stesso di quelli dei tempi di Giampaolo. Vedremo in futuro. Nel Monday Night, Brescia-Fiorentina (Calvarese): una partita che ci dira’ dove possono arrivare le due squadre. La Fiorentina ha fatto piu’ progressi: cinque partite utili, tre vittorie di seguito. Il Brescia e’ andato abbastanza bene e aspetta i gol di Balotelli, proteso verso quota 50. Corini con Matjeu al posto di Martella. Montella ha recuperato Chiesa. Ora le Coppe, mentre l’ultima “voce” riguarda Ibrahimovic. Lui tornerebbe, ma vuole un posto fisso e un vagone di soldi. Chi si sacrifichera’?
(ITALPRESS).