JUVE E INTER SALUTI E BACI A TUTTI ?

In tredici giornate (un terzo di campionato), e in attesa dei verdetti (difficili) delle coppe, le posizioni sono delineate: Juventus e Inter hanno virtualmente salutato tutti, tenendo le inseguitrici a debita distanza. Si è giocato spesso su campi pesanti, al limite della praticabilità, Lecce-Cagliari non si è disputata e si recupererà alle 15 del Monday Afternoon. Passando alle partite disputate, noi ci chiediamo: come si fa a dir male della squadra di Sarri, che ha rischiato molto a Bergamo, è vero, ma alla fine ha vinto con la doppietta di Higuain e il bel gol di Dybala ? La Juve, in realtà, ha fatto capire che Ronaldo (che ha segnato più di tutti i bianconeri: 5 gol) è diventato un optional, quasi come l’autoradio, che si accende quando si vuole sentire bella musica, ma che talvolta gracchia o si guasta. E come si fa a dubitare dell’Inter ? La squadra nerazzurra avrà pure una rosa limitata, cosa che Conte ha lamentato (sempre costruttivamente però…), ma con i suoi 34 punti ha fatto bene come nel 1950-51, quando -con Armano, Wilkes, Lorenzi, Skoglund e Nyers in attacco-, così dicono i ragionieri del calcio, ebbe una partenza straordinaria. Fece come adesso (11 vittorie, un pareggio e una sconfitta con la Pro Patria), sotto la guida di Aldo Olivieri. Ma non raccontano che arrivò dietro il Milan di un punto, alla fine. Fece 107 gol, gli stessi gol dei rossoneri. Oggi l’Inter è dietro la Juve (-1) che non ha ancora perso, ma ha segnato meno dei nerazzurri (29-23); Conte ha la coppia Lukaku-Lautaro, che con 16 gol all’attivo è fra le migliori d’Europa. Ha fatto meglio in realtà la coppia Immobile-Correa (21), ma i punti della Lazio sono assai meno. La Juve è sempre avanti, ha vinto lo scontro diretto e ha la difesa meno battuta del campionato (10 gol subiti). La capolista a Bergamo ha vinto nel finale, dopo aver patito parecchio contro un’Atalanta che, pur senza Zapata, Malinovskyi e Ilicic, l’ha fatta tremare sbagliando un rigore con l’acerbo Barrow e poi segnando con Gosens, prima che si scatenassero gli HD (così sino stati ribattezzati Higuain e Dybala). L’Inter è passata come un trattore su un campo infame, pesante, insidioso. Il Torino, secondo noi, ha patito l’infortunio iniziale a Belotti, ma non gli son giovate le troppe lodi mediatiche dopo la vittoria di Brescia. La squadra di Mazzarri ha una difesa perforabile (nonostante Sirigu) e ora è contestata. Nel sabato “bestiale”, la figura delle squadre crisaiole l’hanno fatta il Milan e il Napoli. I rossoneri hanno continuato a perder terreno, i partenopei hanno fatto quattro punti in cinque partite ed è scoppiato il bailamme che sappiamo, che potrebbe essere reso più pesante dalle multe che De Laurentiis vuole appioppare ai suoi giocatori, molti dei quali rischiano di dover lasciare “‘o paese d’o sole”. Compreranno l’ombrello ? Anche Ancelotti, secondo i pessimisti, sarebbe con la valigia in mano. Insomma il melodramma è in atto: qualcuno (forse) morirà avvelenato. Noi speriamo di no, ma quando ci sono di mezzo i soldi…Secondo noi, il Maldini della terza generazione, Daniel, dopo nonno Cesare e papà Paolo, è una speranza per il futuro rossonero. Lo andammo a riprendere per fare un servizio televisivo sulla “dinastia”: era già un predestinato. Quanto a Ibrahimovic, se verrà preso, sarà un a mossa nostalgica, uno sguardo al… passato rossonero. Un passo avanti, in attesa del Cagliari che deve recuperare la partita di Lecce, l’ha fatto la Roma che ha rifilato una tripletta al povero Brescia, vedovo Balotelli. Brutta situazione per Grosso, con le “rondinelle” impallinate. La squadra di Fonseca è sempre dietro la Lazio che era andata in vantaggio sul Sassuolo con Immobile (15 gol), ma si era fatto raggiungere da Caputo. Caicedo ha riacciuffato la vittoria a tempo scaduto. Con un gol di Di Carmine (il primo in serie A) il Verona ha battuto la Fiorentina (un punto in tre partite) e si è insediato, con il Parma, alle spalle del Napoli. I viola hanno ritrovato Ribery, mentre Chiesa è andato in panchina: i miracoli del francese sono finiti ? Il pareggio in extremis del rattoppato Bologna nel derby col Parma, ha parzialmente rassicurato Mihajlovic, rimasto a casa. In realtà è un brutto risultato (un punto in quattro partite) ai margini della zona salvezza, mentre la rimaneggiatissima squadra di D’Aversa ha perso una grande occasione. In zona salvezza, la Samp ha battuto l’Udinese, sua pure con un uomo in più (espulso Jajalo) e grazie a un rigore concesso dopo che l’arbitro Pairetto (che sulle prime aveva sorvolato) ha rivisto l’azione. Ramirez ha deciso la partita. I friulani avevano segnato per primi dimostrando di poter fare il risultato. Ma…hanno perso. Ranieri sta riportando a galla i blucerchiati. Lecce-Cagliari (arbitro Mariani), detta chiaramente, non si poteva giocare. I sardi (capitano Nainggolan) erano contrari ad andare in campo. Il direttore di gara ha fatto le prove di rito, poi ha deciso giustamente per il rinvio. Nel Monday Afternoon (cioè alle 15) si tenterà di giocare. Nel Monday Night, poi, Spal e Genoa (arbitro Giacomelli) si giocheranno punti-salvezza. Senza Kouame i rossoblù sono in fiducia dopo il pareggio del San Paolo. I ferraresi, in difficoltà, non avranno gli squalificati Cionek e Tomovic, oltre che di alcuni infortunati. Semplici schiererà dall’inizio Sala, Vicari e Di Francesco, Thiago Motta recupererà Criscito e Ghiglione. Vietato perdere.

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