JORGINHO “LAVORO E GIOVANI, SIAMO SU BUONA STRADA”

“Sinceramente non penso che l’Italia meriti di essere dove è adesso. Siamo molto motivati, il mister, tutto lo staff, ed i giocatori, per poter far bene e tornare a vincere. Credo ci siano i presupposti per farlo”. Dal ritiro azzurro di Coverciano il centrocampista e regista della Nazionale Jorginho prova a prendere per mano a parole la squadra azzurra prima di farlo molto probabilmente da titolare venerdì sera a Bologna contro la Polonia, nella prima sfida che attende la rosa a disposizione di Roberto Mancini nel girone di Nations League. “Il Mondiale sinceramente l’ho guardato poco perché mi dispiaceva non esserci – ha aggiunto l’ex Napoli, ora al Chelsea assieme a mister Sarri – Non ho visto nazionali così forti che ci fanno essere così distanti da loro. Credo ce la possiamo fare a tornare su. Dobbiamo rimanere concentrati, abbiamo tanto da lavorare, tanti margini di miglioramento, con tanti giovani. Credo che abbiamo una buona strada davanti”. Visto il largo utilizzo fatto dal ct azzurro nelle prime tre amichevoli, questa Nazionale potrebbe considerarsi l’Italia di Jorginho regista: ”Questo lo dovete chiedere al mister. Credo che la cosa piu’ importante sia l’Italia e non che sia l’Italia di Jorginho. Continuiamo a lavorare duro, forte, perché tornare a vincere le partite cosa che ci serve per portare sempre piu’ entusiasmo e portare la gente dalla nostra parte. Io indispensabile? E’ una cosa bella, è il riconoscimento di quello che sto facendo. La cosa non puo’ che farmi piacere e mi da’ motivazioni per crescere e continuare meglio”. Rispetto al primo raduno azzurro fatto con Mancini“sinceramente non ho visto grandi differenze. Vedo solo che c’è sempre piu’ entusiasmo, i ragazzi stanno sempre di piu’ bene insieme, e questa è una bella cosa. Credo che per il gruppo sia fondamentale venire qui e stare bene fra noi. Giochiamo e scherziamo molto, e questo lo ritengo positivo perché tutto questo poi lo si tramuta in campo”. Quello che è cambiato rispetto al passato ritiro azzurro è il capitano della Nazionale, con fascia passata da Leonardo Bonucci a Giorgio Chiellini. “Io personalmente lo conoscevo già e sicuramente è un punto di riferimento per tutto noi, vista la sua esperienza ed il suo carisma – ha sottolineato Jorginho parlando proprio di Chiellini – Quando parla lo ascoltano tutti e credo che sia molto positivo il fatto di avere un giocatore così importante per tutti noi giovani. Il suo rapporto con Balotelli? Buonissimo, da quello che ho visto. L’atmosfera fra tutti i giocatori è molto buona e tranquilla”. In vista della gara di venerdì a Bologna, Mancini “ci ha chiesto innanzitutto di giocare a calcio, che non è poco. Ci ha chiesto di proporre un bel gioco e noi cercheremo di farlo sapendo che sarà molto difficile visto che affronteremo una squadra forte. La Polonia è una squadra molto fisica, fatta di tanta corsa, ha giocatori di qualità come Lewandowski, Milik e Zielinski. Dovremmo stare attenti ma anche cercare di imporre il nostro gioco e poi vedremo quello che succederà”. Infine Jorginho, interpellato sulla sua partenza da Napoli ha sottolineato che: “sono state una serie di cose che hanno portato alla mia cessione. In certe cose non c’è solo la volontà del giocatore ma anche quella della società. Ci siamo accordati per il bene di tutte e due le parti. Napoli è un posto così bello, meraviglioso, e sicuramente ho lasciato qualcosa. Mi mancano i miei amici, il sole, il mangiare ed il calore della gente. Vincere lo scudetto con il Chelsea di Sarri? Speriamo (ride, ndr), lavoriamo per quello”.
(ITALPRESS).

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