Anche un vescovo entra a far parte di Athletica Vaticana, la prima associazione sportiva costituita in Vaticano, formata da cittadini e dipendenti che danno vita, nelle strade, alla rappresentativa podistica della Santa Sede. Si tratta del francese Jean-Paul Vesco, domenicano, vescovo a Oran, in Algeria. Ottimo maratoneta in gioventù, ha un personal best in maratona di 2h52′. Lo annuncia l’Osservatore Romano, che pubblica anche un intervento dello stesso presule transalpino dal titolo “Chi corre prega due volte”. “Da ragazzo avevo il progetto di fare l’atleta. Da adulto, poi, la corsa ha fatto di nuovo irruzione nella mia vita e a New York, nel lontano 1989, ho ottenuto il mio record nella maratona con 2h52’” si legge nell’intervento a firma proprio di Jean-Paul Vesco. “Ho scoperto che la motivazione su queste grandi distanze non è la competizione con gli altri ma è l’ascolto di te stesso. La corsa è libertà perché trasforma qualsiasi percorso, anche urbano, in ampi spazi. Basta indossare le scarpe da corsa perché l’universo interiore ed esteriore superi i propri limiti. Sant’Agostino dice che cantare è pregare due volte. Non so cosa avrebbe detto se fosse stato un runner, ma la corsa è per me un luogo di meditazione e speciale disponibilità interiore. Ricordo di aver avvertito una forte consapevolezza della chiamata a seguirLo in un momento in cui la mia vita era troppo rumorosa per sentirlo in qualsiasi altro posto oltre al ritmo della corsa nel deserto” si legge sul quotidiano della Santa Sede. “Anche se ora non sono più un atleta sono felice di condividere l’esperienza di Athletica Vaticana e parteciperò qui, in Algeria, ad alcune gare con la maglietta biancogialla come esperienza di incontro e di dialogo. Non nascondo un’idea che mi affascina: nel 2021 i Giochi del Mediterraneo – nati proprio per comunicare, attraverso lo sport, un messaggio di pace e di dialogo tra religioni e culture – si terranno proprio ad Oran. Sarebbe bello che a quell’edizione ci fosse anche la rappresentativa podistica della Santa Sede: in Algeria sarà accolta a braccia aperte”.
(ITALPRESS).