Iva agevolata al 10% per ristrutturazione edilizia: come funziona, requisisti d’accesso e chi ne ha diritto. Informazioni per chi esegue i lavori entro il 31 dicembre 2018.
Iva agevolata e Bonus ristrutturazioni 2017 e 2018
Chi decidi di eseguire una ristrutturazione edilizia può avvalersi dell’omonimo bonus. Il bonus ristrutturazioni è rivolto a tutti i contribuenti che decidono di eseguire interventi di manutenzione straordinaria e consiste in una riduzione delle imposte dovute. Tale riduzione consente di recuperare buona parte della spesa sostenuta.
Il bonus ristrutturazioni dà accesso a detrazioni fiscali del 50% sulle imposte IRPEF, IRES o IRAP e consente di usufruire anche della cosiddetta iva agevolata al 10%. Nel dettaglio:
- Spetta la detrazioni fiscale del 50% per interventi eseguiti fino al 31 dicembre 2017. Il tetto massimo di spesa è di 96.000 euro.
- Se il bonus ristrutturazioni 2017 non subisce alcuna proroga, la detrazione fiscale è fissata al 36% per interventi eseguiti fino al 31 dicembre 2018. In questo caso, il tetto massimo di spesa ammonta a 48.000 euro. La riduzione dal 50 al 36% era prevista già nel 2017, quindi non si escludono ulteriori proroghe mantenendo la detrazione al 50% anche per tutto il 2018 e passando al 36% solo nel 2019. La percentuale dello sgravio fiscale è l’unica variante perché modalità d’accesso al “bonus ristrutturazioni” non dovrebbero subire alcuna variazione.
- Si può usufruire dell’IVA agevolata al 10% nel caso di interventi con contratto d’appalto.
Iva agevolata al 10% per ristrutturazione edilizia, a chi spetta?
Per accedere all’IVA ridotta al 10% non basta solo acquistare i materiali ma è indispensabile che venga effettuata anche la posa in opera perché l’iva ridotta si applica sulle competenze di manodopera e non sui beni acquistati.
Per tutte le informazioni su quelli che sono gli interventi di manutenzione straordinaria che consentono l’accesso alle detrazioni fiscali, segnaliamo la pagina “Bonus ristrutturazioni 2017“.
Iva agevolata al 10%, su quali interventi spetta
Le detrazioni discali ristrutturazioni non sono l’unica agevolazione fiscale per chi decide di eseguire interventi di ristrutturazione edilizia.
Anzi, l’iva agevolata al 10% è concessa sia su interventi di manutenzione straordinaria e ordinaria anche se la normativa di riferimento fissa alcuni limiti riguardo i cosiddetti “beni significativi”. Ma cosa significa? Che cosa sono i beni significativi e quando è possibile accedere all’iva ridotta?
La riduzione dell‘IVA al 10 per cento può essere ottenuta per interventi di manutenzione ordinaria o straordinaria ma non per l’acquisto di beni materiali. Per beni significativi si intende ascensori e montacarichi, infissi esterni e interni, caldaie, video citofoni, apparecchiature di condizionamento, impianti di ventilazione forzata, sanitari, rubinetteria, video sorveglianza e altri impianti di sicurezza.
L’Agenzia delle Entrate ci dice che:
“l’aliquota agevolata al 10% si applica solamente fino alla concorrenza del valore della prestazione considerato al netto del valore dei beni stessi”.
Ciò significa che la riduzione dell’IVA riguarda SOLO il pagamento della manodopera e non della materia prima quando questa rientra nella categoria dei beni significativi.
Per esempio, se avete deciso di eseguire interventi di ristrutturazione del bagno e avete acquistato sanitari e nuova rubinetteria per un totale di 3.500 euro, su tale cifra va pagata l’IVA con aliquota ordinaria. Per l’installazione e i lavori di idraulica (sostituzione dei sanitari, installazione della rubinetteria e rifacimento del vecchio impianto…) non si andrà a versare l’IVA con aliquota ordinaria ma si avrà diritto all’IVA ridotta al 10%. Insomma, l’IVA agevolata vale solo per il pagamento della posa in opera dei materiali acquistati a “prezzo pieno” (compresi di iva ordinaria).
Può sembrare sconveniente ma non lo è affatto. Se pensate che l’IVA agevolata si può sfruttare in caso di interventi di manutenzione ordinaria si capisce che si tratta di un’agevolazione fiscale molto comoda. Il bonus ristrutturazione non copre interventi di manutenzione ordinaria.
Se volete impermeabilizzare il tetto della vostra casa, la spesa più consistente sarà quella da versare alla ditta di lavoro. Ciò significa che l’IVA agevolata al 10 per cento coprirà completamente l’intero intervento perché non vi è presenza di beni significativi come possono essere i sanitari del bagno!
IVA agevolata in edilizia, esempi di interventi ammessi
Possono godere dell’aliquota ridotta dell’IVA agevolata in edilizia:
- piccole riparazioni eseguite sul fabbricato
- piccole riparazioni sugli impianti tecnologici
- manutenzioni obbligatorie previste per gli impianti di riscaldamento
- tinteggiatura delle pareti
- riparazione o sostituzione di impianti elettrici, idraulici e termici
- sostituzione dei sanitari (si tratta di beni significativi, quindi l’iva agevolata copre solo la manodopera)
- installazione di ascensori (beni significativi, anche qui l’iva agevolata copre solo l’intervento e non l’acquisto del bene)
- impermeabilizzazione delle coperture.