ITALIA RITROVA ENTUSIASMO, MANCINI “MA TANTO DA FARE”

“Stiamo cercando di riportare entusiasmo attraverso la qualità del gioco, bisogna ancora lavorare tanto per avvicinare più gente alla Nazionale”. Roberto Mancini si gode il momento ma non troppo. La vittoria di sabato contro la Finlandia, all’esordio nelle qualificazioni a Euro2020, ha confermato quanto di buono intravisto nei mesi scorsi, con un’Italia propositiva e vogliosa di cancellare la delusione del Mondiale mancato. Domani al “Tardini”, contro il Liechtenstein, c’è da confermarsi e per non deludere i tanti tifosi attesi allo stadio – già venduti 18 mila biglietti – bisognerà dare seguito alla prestazione offerta due giorni fa. “Loro si chiuderanno un po’ come ha fatto la Finlandia l’altra sera, dovremo essere bravi noi a trovare gli spazi per sbloccare la partita”. Rispetto alla Dacia Arena “qualcosa cambieremo, almeno 3-4 giocatori o forse anche qualcuno in più – ammette il ct azzurro – Oggi è il primo allenamento, bisogna valutare le condizioni fisiche dei ragazzi alla luce dei tanti impegni ravvicinati. Anche in difesa potranno variare una o due pedine tra Chiellini e Biraghi”. Ma chiunque scenderà in campo fornirà il proprio contributo alla causa. “Una squadra prende la sua identità quando riesce ad affrontare tutte le partite allo stesso modo. Il nostro filo conduttore è di continuare a giocare e non esiste nulla di scontato – insiste Mancini – le partite vanno prese con la necessaria concentrazione e determinazione”. Anche in attacco dove potrebbe essere proposto Quagliarella dall’inizio. “E’ un giocatore tecnico di alto livello che sa giocare a calcio, è rientrato in Nazionale perchè sta facendo bene ed è il capocannoniere del nostro campionato. Abbiamo bisogno anche di lui per qualificarci all’Europeo. Ma Immobile nel primo tempo ha fatto un lavoro difficile con la difesa più chiusa, quando è toccato a Fabio c’erano molti più spazi. Il bilancio? Per me è divertente e stimolante lavorare con ragazzi bravi”.

Uno di loro, Moise Kean, è controllato a vista dal compagno di Juve e Nazionale, Leonardo Bonucci. “Moise è rimasto con noi, io e Chiellini ci eravamo ripromessi di parlargli perchè dai campioni della Juventus ha solo da imparare. Siamo felici abbia ascoltato il nostro consiglio, mi auguro riesca ad attutire la pressione che si ritrova addosso e possa aiutare la squadra, che sia Juve o Nazionale. Ha 18 anni, sbaglia qualcosina ma fa parte del percorso di crescita e della sua esperienza. In questi ultimi tempi ha avuto modo di capire come si sta all’interno del gruppo. Il blocco Juve? Può essere importante, lo ha dimostrato la storia ma conta di

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