“L’economia vede una crescita più moderata quest’anno. Ci sono rischi al ribasso, ma i fondamentali sono ancora favorevoli, e la crescita dovrebbe avere un ritmo prolungato”. Lo ha detto il commissario europeo agli Affari Economici, Pierre Moscovici, presentando le previsioni macroeconomiche d’autunno della Commissione.
La crescita italiana per il 2019 è prevista dalla Commissione europea al 1,1 per cento invece che all’1,2 della precedente stima, il che fa dell’Italia la maglia nera dell’Europa a 28. Per il 2020 è previsto l’1,3 per cento.
Il deficit italiano è previsto dalla Commissione europea al 1,9 per cento nel 2018 e al 2,9 per cento nel 2019 per poi sforare la quota del 3 per cento – arrivando al 3,1 – nel 2020. Secondo Moscovici, questo balzo del deficit è dovuto a misure come “reddito di cittadinanza, cambio della legge Fornero e investimenti pubblici” contenuti nella manovra italiana ancora al vaglio di Bruxelles.
Il debito italiano è previsto dalla Commissione Ue sopra il limite europeo del 120 per cento – intorno al 131 per cento – per il 2018, 2019 e 2020. Lo si legge nelle previsioni economiche d’autunno della Commissione europea, pubblicate oggi a Bruxelles. Secondo l’esecutivo comunitario, questo è dovuto alla scarsa crescita italiana e all’aumento del deficit causato dalla manovra del governo italiano.