TEL AVIV (ISRAELE) (ITALPRESS) – Il governo israeliano sta lavorando a un accordo con Hamas per il rilascio di 10 ostaggi. Lo ha detto il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, durante la telefonata con i genitori dell’ostaggio Eitan For, riferisce il Tikva forum, un gruppo di destra in difesa degli ostaggi che si contrappone al Forum degli ostaggi.
Il Tikva forum chiede che tutti gli ostaggi vengano rilasciati contemporaneamente, senza fare selezione. Hamas trattiene ancora 59 ostaggi dal 7 ottobre 2023, ma le autorità israeliane ritengono che soltanto 24 siano vivi. Il Forum degli ostaggi e delle persone scomparse ha chiesto un accordo globale per il rilascio di tutti gli ostaggi.
“Ogni giorno di più in cattività mette in pericolo la vita di coloro che sono ancora trattenuti dai terroristi di Hamas”, ha fatto sapere il Forum, esortando a “porre fine alla guerra e a restituire immediatamente tutti gli ostaggi, vivi e morti”.
La tv saudita Al-Arabiya ha rivelato che Hamas è pronto a rilasciare più di cinque ostaggi nell’ambito di una nuova proposta di tregua che dovrebbe essere attuata in due fasi. Fonti anonime hanno detto alla tv che i colloqui si sono arenati sulla richiesta di Israele di liberare 11 ostaggi in cambio del cessate il fuoco, mentre il gruppo al potere nella Striscia di Gaza ha proposto di rilasciarne cinque.
Inoltre, un alto rappresentante di Hamas ha detto al giornale libanese Al-Mayadeen che Israele ha chiesto di rilasciare 10 ostaggi, tra cui il militare israelo-americano Idan Alexander, in cambio di un cessate il fuoco di 45 giorni. Durante questo periodo, i valichi di frontiera con la Striscia di Gaza verrebbero aperti per consentire l’ingresso di aiuti umanitari alle condizioni stabilite da Israele.
Secondo la proposta, come parte dell’accordo, le Forze di difesa israeliane (Idf) si ritirerebbero dalle aree di cui hanno preso il controllo da quando i combattimenti sono ripresi lo scorso 18 marzo, conclude Al-Mayadeen. Negli ultimi giorni, le Idf hanno preso il controllo dell’asse Morag, che separa le città di Khan Younis da Rafah, nel sud della Striscia. Dopo l’evacuazione di circa 200.000 palestinesi da Rafah, tutta l’area a sud dell’asse Morag in cui è compresa la città è diventata una zona cuscinetto fino al confine con l’Egitto.
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