“Il nostro impegno è rivolgerci ai fermenti più importanti di politica economica, che al momento al Sud sono rappresentati dalle Zes, Zone Economiche Speciali, come Napoli, Taranto e Bari per le quali già abbiamo sottoscritto un accordo con un plafond di 1,5 miliardi e che sosterremo con un roadshow internazionale con prima tappa il 15-16 aprile a Dubai, per presentare le opportunità delle Zes per attrarre investimenti dall’estero. Il presupposto è che questi possano incrementare gli investimenti degli imprenditori meridionali e nazionali italiani e generare le condizioni per lo sviluppo economico”.
Così Francesco Guido, direttore regionale Campania, Basilicata, Calabria e Puglia, Intesa Sanpaolo, a margine della presentazione a Napoli del primo rapporto “MED & Italian Energy Report”. “Così – spiega Guido – l’energia avrà un senso, perché in questo momento potremmo confinarla in parchi eolici e solari e rimarremmo afflitti dai nostri gap strutturali. L’energia è un fattore strategico”.
“Il mezzogiorno ha una quota di mercato limitata rispetto al valore aggiunto generato a livello nazionale. Su 30 miliardi, il Sud esprime solo il 18% di questo importo. Ma l’energia – conclude Guido – è un fattore produttivo e ha significato nel momento in cui l’economia del Sud ha una crescita. Noi continuiamo una parteership con le strutture produttive, cercando di interpretare il lavoro della banca non in termini di intermediazione finanziaria pura”.