BOLOGNA (ITALPRESS) – L’Appennino si collega e viaggia in rete. Parte dal piacentino, e precisamente dalla frazione di Vezzolacca nel Comune di Vernasca, il progetto di copertura della telefonia cellulare in montagna, voluto dalla Regione per contrastare il divario digitale e offrire così migliori connessioni ai cittadini residenti e rafforzare l’attrattività produttiva e turistica dei Comuni montani. Il primo traliccio del piano regionale – che toccherà altre 16 località dell’Appennino in sette province dell’Emilia-Romagna – è stato attivato nel pomeriggio di oggi a Vezzolacca alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, dell’assessore regionale alla Montagna, Barbara Lori e del sindaco di Vernasca, Giuseppe Sidoli. Con loro, in rappresentanza di Tim, Paolo Ajolfi e Giulio Di Giacomo. L’impianto permette di servire un bacino di quasi 400 residenti, con un incremento estivo di altri 150 abitanti. Oltre a diverse attività artigianali, commerciali e aziende agricole. “Vogliamo garantire pari diritti digitali a tutti i cittadini, senza lasciare indietro nessuno sia che abiti o lavori in montagna o nelle periferie o in zone poco popolate”, ha detto il presidente Bonaccini. “Nelle prossime settimane si concluderanno i lavori per l’attivazione di altri 16 tralicci che consentiranno di potenziare la rete di telefonia mobile nelle ‘aree bianchè di montagna che Uncem, in collaborazione con i Comuni, ha censito e sulle quali, grazie all’intervento di Lepida e la partnership con gli operatori telefonici, la Regione è intervenuta con priorità”, ha spiegato l’assessora Lori. Il modello messo a punto con un impegno complessivo della Regione pari a 1 milione e 100mila di euro, prevede l’apertura di altri 16 tralicci in Appennino: 5 nel piacentino, oltre a Vernasca, Farini, Piozzano, Bettola e Morfasso; uno nel parmense a Tornolo; 4 nel modenese, Fiumalbo, Frassinoro, Fanano e Sestola; uno nella provincia di Forlì-Cesena a Tredozio; 4 nel bolognese a Monte San Pietro, Lizzano in Belvedere, Castiglione dei Pepoli e Castel d’Aiano; uno nel reggiano a Viano; uno in provincia di Ravenna a Riolo Terme. Inoltre, altri 500mila euro sono stanziati in fase di assestamento di bilancio sul 2021 per mettere a progetto gli ulteriori siti già individuati, mentre su altri ancora sono già in corso verifiche per proseguire l’azione di copertura delle aree scoperte da segnale fino al loro completamento.
(ITALPRESS).
Internet mobile sugli Appennini, primo traliccio in Emilia Romagna
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