INSEGNANTI SBEFFEGGIATI, AUTORITÀ SILENZIOSE

Cosa sta accadendo nella scuola italiana? Quotidianamente o alunni o genitori picchiano insegnanti, i quali ben che vada, vengono offesi e sbeffeggiati. Di violenze avvenute in questi ultimi tempi, se ne possono raccontare a centinaia, e le motivazioni sono sempre le stesse: teppismo in classe, genitori contro i docenti. Quando ero bambino, mi guardavo bene da raccontare ai miei genitori di un rimprovero, o di una bacchettata dell’insegnante durante una lezione; se l’avessi fatto inesorabilmente avrei subito uno schiaffo, comunque una esemplare punizione. Cosa è successo nella società, che ha così cambiato il modo di comportarsi degli italiani? Perché generalmente non si da credito al ruolo della scuola ed al compito cardine dell’insegnante? I ragazzi di ogni generazione sono irrequieti, ma quelli di generazioni passate, non picchiavano i propri docenti. I giovani d’oggi certamente vivono in una società violenta, rovinosamente ostentata dalla civiltà della informazione; si soffia sui carboni ardenti delle contraddizioni odierne, in cui si trovano le nuove generazioni, non di meno per lo sbandamento causato dalla involuzione del ruolo e responsabilità dei genitori, e della precaria loro unità nell’ambiente domestico. L’aumentata instabilità familiare, alimenta un malessere e di insicurezza, che si riversa sul dato comportamentale dei ragazzi.

I genitori stessi, quando in condizione di una storia di matrimoni falliti, si contendono l’attenzione dei figli, con azioni non proprio consoni con criteri educativi esemplari. La stessa tendenza nella attuale società alla iconoclastia verso tutto ciò che è autorità, spinge ciascuno a sentirsi arbitro assoluto su ogni cosa, prescindendo da meriti e ruoli, in un corto circuito che conduce all’anarchia. In questo magma di problemi esplosi ed irrisolti, si consuma il fenomeno così pericoloso per la Istruzione. Va detto comunque che la Scuola, presta molto il fianco al disordine, con il suo stato di endemica incapacità a tenere il passo con la rivoluzione digitale ed i cambiamenti di impostazione didattica che ne  conseguono. 

La immissione caotica nei ruoli di insegnante dell’ultimo trentennio, non ha fatto che aggravare le cose. E’ preoccupante che di fronte a tanto caos nella scuola, le autorità restano silenziose. Danno l’impressione che gli accadimenti, riguardano fatti isolati o atteggiamenti goliardici degli studenti: ma così non è. Ecco perché è un bene raccogliere le firme per una petizione utile a provocare finalmente una discussione vera in Parlamento. Il tema scuola, è questione fondamentale per il nostro futuro. Società’ civile e rappresentanti di istituzioni, dovranno pur conseguire la sufficiente coscienza per intervenire, ed evitare che si arrivi addirittura a fare della scuola, un luogo di esercitazione di teppismo, anziché di preparazione ad affrontare le sfide personali e quelle della Nazione.

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