Infiltrazioni d’acqua in condominio, cosa fare: richiesta di risarcimento danni, competenze e quando è necessaria la mediazione di un avvocato.
In caso di infiltrazione d’acqua in condominio, la prima cosa da fare è stabilire la fonte della perdita. E’ questo il punto d’inizio per capire come muoversi.
Infiltrazione d’acqua in condominio, cosa fare
Se la causa non è palese, la prima cosa da fare è chiamare un tecnico che possa risalire alla fonte della perdita. Se la perdita arriva dall’appartamento sovrastante, sarebbe opportuno contattare un tecnico di comune accordo e risolvere la faccenda in modo pacifico.
Piccola parentesi: infiltrazioni d’acqua in condominio. Esperienza personale.
In condominio meglio non dare tutto per scontato! Al mio subentro nel condominio dove vivo attualmente, a seguito di lavori effettuati sulla parte idraulica del mio appartamento, si erano verificate delle perdite nell’unità abitativa sottostante.
Il mio idraulico di fiducia era sicuro di non aver causato danni, eppure il mio vicino di casa non avevo dubbi, ero io la colpevole! Da qui ho interpellato un perito esterno che, controllando in tutte le case, è riuscito a risalire alla vera causa. Nell’appartamento sovrastante al mio, nel montare un termoarredo, era stato forato un tubo. La perdita veniva convogliata due appartamenti più in basso! Con questa esperienza voglio dirvi di non dare nulla per scontato… Se c’è una perdita e sospettate che a scatenarla sia l’appartamento sopra di voi, chiedetegli di chiudere “la chiave centrale dell’acqua” . Se l’infiltrazione continua dovete cercare ancora più in alto! Se la perdita si arresta, allora avrete la prova tangibile che la causa è l’appartamento sovrastante.
In molti casi, non è coinvolta una singola unità abitativa ed è coinvolto il condominio perché la perdita può provenire dalla terrazza comune o da un muro perimetrale. Una volta che il tecnico avrà stabilito la causa dell’infiltrazione in condominio, sarà importante agire in fretta.
Infiltrazione d’acqua in condominio e risarcimento danni
Il risarcimento danni va richiesto nei termini di legge: il diritto al risarcimento va in prescrizione dopo 5 anni dal giorno in cui si sono verificate le infiltrazioni.
Se l’immobile è stato comprato dal costruttore, sarà lui a dover rispondere del guasto. Nel giro di un anno sarà necessario inviare una diffida ufficiale (diffida di sollecito).
Per agire in modo ponderato, sarà necessario inviare una lettera con raccomandata a/r. La lettera dovrà essere rivolta al costruttore oppure, in caso la perdita provenga da un’unità immobiliare, al proprietario del bene dal quale proviene l’infiltrazione. Ancora, se la perdita proviene dalla terrazza o da un’area comune, la lettera dovrà essere indirizzata all’amministratore di condominio.
Solo quando la lettera non produce alcun effetto è consigliato rivolgersi a un avvocato.
A chi spettano le spese di riparazione? Ai responsabili
Se l’infiltrazione proviene dalle tubature di una singola proprietà immobiliare, sarà il proprietario a dover rispondere. Il proprietario può esimersi solo in caso di fatto fortuito, accaduta in un’unica circostanza per una fatalità.
Se l’infiltrazione d’acqua in condominio è causata dalla rottura di un tubo di competenza del condominio stesso (parti comuni), sarà l’amministratore condominiale a dover rispondere.
Se non si raggiunge un accordo economico sull’entità del risarcimento danni, è possibile richiedere una perizia per danni.
Condensa e muffa sul soffitto in condominio
Anche in caso di problemi di condensa o muffa non necessariamente legati a più eclatanti perdite d’acqua, è possibile fare richiesta di una perizia per danni. Per un approfondimento è disponibile l’articolo: perizia per danni in casa o appartamento.