ANCONA (ITALPRESS) – Quasi dieci ore per domare un incendio che ha devastato il porto di Ancona. Una lunga e dura battaglia ingaggiata tra diverse squadre di pompieri e le fiamme che hanno distrutto interi capannoni industriali e della cantieristica portuale. Una notte di paura e forti preoccupazioni per la cittadina marchigiana; da un lato la visione della nube sollevatasi a pochi passi dal mare, dall’altro l’odore acre e pungente che ha tenuto a casa gli abitanti. L’incendio è divampato mezz’ora dopo la mezzanotte. Le fiamme si sono originate all’interno del magazzino della ex Tubimar per poi propagarsi velocemente alla Darsena Marche, un enorme deposito di solventi e vernici e in alcuni capannoni vicini. Lambita un’azienda specializzata nella lavorazione del pesce; la velocità con cui si è propagato il fuoco ha costretto alcuni lavoratori a mettersi al riparo. E persino un deposito di metano è stato minacciato. Ancona ha vissuto una lunga notte di paura; oltre alle fiamme e al denso fumo che si è sollevato sulla città, gli anconetani sono stati scossi dai rumori dello scoppio di bombole di acetilene.
Una notte quindi lunga e difficile e che ha visto impegnate almeno 16 squadre di vigili del fuoco, alcune arrivate pure dalle città vicine. Mobilitata la Protezione civile che con gli uomini delle forze dell’ordine hanno lavorato per isolare l’area. In mattinata, tranne che per pochi focolai ancora accesi, la situazione è tornata alla quasi normalità. A preoccupare però è stata quella nuvola di fumo che sprigionatasi dall’area ha avvolto mezza città, spingendosi fino ai comuni oltre i confini della periferia. Per l’intera giornata i tecnici dell’Arpa marchigiana si sono occupati dei rilevamenti dell’aria. Nel pomeriggio il Comune, sulla scorta dei primi dati consegnati, ha fatto sapere che i valori di pm1 nell’aria sono diminuiti. Intanto in mattina per precauzione, quando ancora le fiamme non erano state domate del tutto, la sindaca Valeria Mancinelli aveva ordinato la chiusura delle scuole, delle attività all’aperto e ha consigliato ai cittadini di limitare al massimo gli spostamenti e di tenere porte e finestre chiuse. Anche se i dati nel pomeriggio sono migliorati “l’Amministrazione comunale – come si legge in un tweet – ha deciso, dopo essersi consultata con Asur e Arpam, di tenere le scuole e gli asili nido chiusi domani in via precauzionale”.
Intanto il ministro Paola De Micheli, prima della firma del protocollo d’intesa sulla Orte-Falconara ha effettuato un sopralluogo nell’area portuale di Ancona interessata dall’incendio. La ministra, accompagnata dal governatore Luca Ceriscioli e dal prefetto Antonio D’Acunto, fermandosi con i giornalisti ha annunciato l’intenzione, come Ministero, di “supportare l’Autorità portuale per la fase ricostruttiva”.
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