L’auto di un’attivista di ‘Libera’, Chiara Natoli, è stata data alle fiamme. L’atto intimidatorio, è avvenuto venerdì scorso all’indomani della Giornata dedicata alle vittime di mafia, quando la ragazza aveva guidato il corteo organizzato nell’occasione dall’Associazione. L’attentato incendiario ha distrutto la Nissan Pixo della giovane che si trovava posteggiata nei pressi della caserma della Guardia di Finanza al Borgo Vecchio. Sull’episodio indaga la Polizia.
“Ringrazio tutti per la vicinanza e il sostegno. Le indagini sono in corso e nutro massima fiducia nei confronti delle forze dell’ordine e della magistratura che si stanno adoperando per individuare i responsabili. In particolare ringrazio la Prefetta che sin dalle prime ore mi ha espresso personalmente la vicinanza dello Stato. In attesa delle verifiche ribadisco che quelle fiamme non erano rivolte solo a me, ma colpiscono tutta Libera e i tantissimi che il 21 marzo sono stati con noi in piazza. Un ‘noi’ che a Palermo e in Sicilia sta facendo rifiorire una nuova primavera. Una primavera che nessuna incendio, nessuna intimidazione può fermare”, ha commentato Chiara Natoli.
Numerose le testimonianza di solidariet. Tra cui quella del sindaco di palermo, Leoluca Oralndo “a nome personale e di tutta la Giunta comunale. Confido che da parte degli inquirenti siano adottati tutti i provvedimenti necessari ad assicurare alla giustizia gli autori di questo gesto vile e sono certo che Chiara, cui non mancherà il nostro sostegno, non arretrerà nel proprio impegno”.
Il ministro e vice premier Luigi Di Maio, in u tweet ha parlato di “un atto intimidatorio che io e tutto il M5S condanniamo con forza. Chiara non è sola, insieme a lei c’è lo Stato e i tantissimi cittadini onesti che non hanno paura di combattere le mafie. Un abbraccio Chiara, vai avanti così!”.