IN UE AUMENTA PARTECIPAZIONE AD ASPETTI SOCIALI

“Giovani europei” e’ il titolo dell’indagine voluta dalla Commissione europea, DG istruzione, gioventu’, sport e cultura, con l’obiettivo di verificare la partecipazione dei giovani cittadini dell’UE a una serie di aspetti sociali della vita, comprese le attivita’ di volontariato, le elezioni politiche, i gruppi e le organizzazioni, i club giovanili e le associazioni sportive. Il rapporto, tiene anche in considerazione le opinioni dei giovani sulle priorita’ dell’UE e sulle azioni ritenute necessarie per il futuro. Piu’ di meta’ degli intervistati (53%) dichiara il proprio coinvolgimento in un gruppo o un’organizzazione negli ultimi 12 mesi, partecipando alle attivita’ di: una societa’ sportiva (29%); un club giovanile, o qualsiasi altro tipo di organizzazione giovanile (20%); un’organizzazione culturale (15%). La partecipazione complessiva e’ aumentata di 4 punti percentuali dall’ultimo sondaggio di dicembre 2014. La forma di partecipazione piu’ comune nella maggior parte dei Paesi e’ risultata quella relativa alle attivita’ nei club sportivi. Una grande maggioranza di intervistati (64%) dichiara di aver votato alle elezioni politiche negli ultimi tre anni: a livello locale (44%), nazionale (43%), regionale (31%). La partecipazione complessiva alle elezioni e’ aumentata di 18 punti percentuali dall’ultimo sondaggio di dicembre 2014.
La partecipazione alle attivita’ di volontariato e’ aumentata fino ad arrivare a quasi un terzo degli intervistati; la maggior parte di queste attivita’ si concentra sulle comunita’ locali. Il 31% degli intervistati afferma di essere stato coinvolto in attivita’ organizzate di volontariato negli ultimi 12 mesi, con un aumento di 6 punti percentuali rispetto all’ultimo sondaggio di dicembre 2014. Tra i volontari, il 28% afferma di aver ricevuto una sorta di riconoscimento formale per la propria partecipazione, ad esempio un certificato o un diploma. L’8% dei giovani intervistati si e’ proposto come volontario all’estero e anche questa percentuale e’ aumentata di 2 punti da dicembre 2014. Piu’ di un intervistato su dieci ha partecipato ad attivita’ o progetti mirati a promuovere la cooperazione con giovani di altri Paesi; negli ultimi 12 mesi, il 14% degli intervistati dichiara di aver partecipato ad attivita’ o progetti per favorire la cooperazione con giovani di altri Paesi.
Gli intervistati ritengono prioritarie le aree dell’istruzione e delle competenze (53%), della tutela dell’ambiente e della lotta ai cambiamenti climatici (50%), dell’occupazione (42%), della gestione dei flussi migratori e dell’integrazione dei rifugiati (40%). Le aree maggiormente menzionate dagli intervistati in 15 Paesi membri sono quelle dell’istruzione e delle competenze. Le tre aree in cui gli intervistati pensano che l’UE dovrebbe agire per incoraggiare i giovani ad esprimere solidarieta’ sono: istruzione e formazione (68%), occupazione (49%), welfare e assistenza sociale (37%). Da un secondo elenco di opzioni, la meta’ (50%) pensa che l’UE debba intervenire nell’area della salute e del benessere, mentre il 49% cita la tutela dell’ambiente e della natura. Quasi quattro su dieci citano creativita’ e cultura (38%).
Una larga maggioranza (89%) concorda sul fatto che i governi nazionali dovrebbero rafforzare l’istruzione scolastica sui diritti e sulle responsabilita’ dei cittadini dell’UE. Piu’ di otto su dieci (83%) concorda anche sul fatto che i seguenti insegnamenti dovrebbero far parte dell’istruzione scolastica obbligatoria: le questioni europee, come il funzionamento dell’UE e delle sue istituzioni, la storia dell’UE, la cultura europea. Poco piu’ di due terzi e’ d’accordo sui programmi e le iniziative
europee, come Erasmus+ e il Corpo europeo di solidarieta’, perche’ fanno sentire piu’ europei (67%).
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