A conclusione di oltre due anni di lavori, è stato pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana del 23 febbraio 2019 il nuovo Statuto dell’Università degli Studi di Bari con il quale viene operato un profondo riordino della Carta fondamentale dell’ateneo.
“Nel recepire il Manifesto di Udine, approvato dal G7 delle Università nel giugno 2017 – si legge nella nota – il nuovo Statuto si apre con la Carta dei principi nella quale sono indicati quali fini primari la ricerca la formazione per lo sviluppo del sapere critico, la terza missione , la sostenibilità e a valorizzazione del merito.
Viene altresi affermato con forza il modello di Università aperta alla società civile e al dialogo e all’interazione tra le culture, il forte radicamento nel territori di cui è espressione l’individuazione delle sedi nella città di Bari (sede legale) ma anche (per la prima volta) di Taranto e di Brindisi oltre a quelle delle professioni sanitarie”.
“Particolare interesse – continua la nota – lo Statuto dedica all’organizzazione gestionale, risorse umane e relazioni sindacali nonché all’ istituzione e gestione delle attività socio-assistenziali. Il nuovo modello organizzativo dell’Università è articolato secondo una gestione per processi affidata ai dirigenti e coerente con i principi di misurazione e valutazione della performance organizzativa e individuale e di valorizzazione e valutazione delle risorse umane”.
Il rettore Antonio Uricchio ha espresso “viva soddisfazione per il risultato raggiunto e soprattutto per la larga partecipazione al processo di riordino statutario, peraltro approvato all’unanimità dagli organi accademici”.