In Calabria bando per le Pmi su “Certificazione della parità di genere”

CATANZARO (ITALPRESS) – Presentato, nella ricorrenza della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il bando sulla “Certificazione della parità di genere” con il quale la Regione intende sostenere le Piccole e medie imprese per ottenere la Certificazione attraverso l’erogazione di un contributo “de minimis” per spese di consulenza propedeutica e spese di certificazione. La dotazione finanziaria è di 3 milioni di euro.
All’incontro con la stampa, nella sede della Cittadella a Catanzaro, sono intervenuti il presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto, il vicepresidente e assessore all’Organizzazione e Risorse umane, Filippo Pietropaolo, gli assessori regionali Caterina Capponi, Cultura e Pari opportunità, e Giovanni Calabrese, Lavoro e Formazione professionale, il dirigente generale del dipartimento Lavoro, Fortunato Varone, la presidente del Comitato Unico Garanzia della Regione Calabria, Stefania Agosto, la consigliera regionale di Parità, Tonia Stumpo, i dirigenti generale dei dipartimenti regionali e i referenti della linea d’azione del bando.
“Avremmo potuto organizzare un convegno o un dibattito in occasione della Giornata contro la violenza sulle donne, ma abbiamo ritenuto più utile – ha affermato il presidente Occhiuto – presentare un’iniziativa concreta che dà la possibilità alle donne di rendersi indipendenti, di abbattere le diseguaglianze nelle imprese calabresi e di promuovere l’occupazione femminile. L’obiettivo di questo bando è, infatti, quello, di rafforzare la consapevolezza sull’importanza della parità di genere come leva strategica, economica e sociale, favorendo al contempo l’occupazione femminile. Sono molto felice che ci sia un’iniziativa concreta per promuovere la parità di genere attraverso la certificazione per le aziende. Sarebbe anche importante prevedere nei bandi riservati alle imprese una premialità per quelle che si certificano in ordine alla parità di genere, sarebbe ancora di più necessario in una regione come la Calabria dove i tassi di disoccupazione, soprattutto di quella femminile, sono molto altì.
‘Tutti i dati macroeconomici, tutte le realtà territoriali, dicono che laddove è più alta la disoccupazione femminile c’è minore sviluppo. Quindi, investire sulla parità di genere significa anche investire sullo sviluppo della nostra regione. Questo bando- ha rimarcato Occhiuto – partirà subito, ci sta lavorando anche Fincalabra che ha contribuito, insieme alla consigliera regionale di Parità, agli assessori e ai dipartimenti regionali competenti, a mettere a punto questa buona iniziativa che pone la Calabria all’avanguardia su un tema sul quale spesso si fanno molte parole e pochi fatti”.
Per il vicepresidente Pietropaolo “il bando rappresenta un’iniziativa molto innovativa. Verso questo tema c’è una sensibilità che sta crescendo. Spero – ha detto – che saranno molte le aziende che aderiranno. La parità occupazionale è un obiettivo che vogliamo raggiungere anche come Amministrazione regionale dove, dopo i bandi assunzionali di questi anni, abbiamo in organico molte più donne che uomini”. L’iniziativa prevede anche alcune giornate formative presso le Camere di Commercio. Pertanto, questo bando rappresenta certamente un punto a favore nel cammino verso la parità occupazionale in Calabria”.
L’avviso pubblico, a cura dei dipartimenti regionali Lavoro – illustrato dal dg Varone – e Organizzazione e personale (dirigente generale Marina Petrolo), e del Comitato Unico di Garanzia della Regione Calabria, per la concessione di contributi alle Pmi per la “Certificazione della parità di genere”, rientra nel PR Calabria Fesr Fse+ 2021-2027 Piano per l’occupazione 2023-2027, azione 4.c.1 “Sostenere l’occupazione femminile”.
I beneficiari sono le Piccole e medie imprese – qualsiasi entità che esercita attività economica a prescindere dalla forma giuridica – con sede operativa in Calabria e con almeno 1 dipendente (in apprendistato, o socio-lavoratore). A seconda del numero di dipendenti, i contributi variano dai 2.200 ai 7.500 euro (Linea 1) e dai 2.400 ai 9.600 euro (Linea 2).
L’assessore Capponi ha parlato di “un bando importantissimo, non solo perchè la presentazione avviene nella Giornata internazionale contro le violenze di genere, ma anche perchè dà un contributo concreto alle medie e piccole imprese che dovranno certificare la parità di genere. Un atto veramente significativo, che ci deve far riflettere se si tiene conto anche dei dati Instat secondo cui nel 2023 si è registrato in Calabria un forte divario occupazionale di genere, con un tasso di occupazione femminile al 31,8%, nettamente inferiore al dato nazionale del 50%. Per questo, non basta solo sanzionare alcuni atteggiamenti e comportamenti devianti, ma bisogna costituire quel tessuto economico e sociale forte per creare un’azione, come il bando che presentiamo oggi, che possa dare alle donne un’opportunità di crescita e di indipendenza economica”.
Anche l’assessore Calabrese si è soffermato sui dati dell’occupazione femminile.
“Le percentuali di donne occupate sono basse. Pertanto – ha evidenziato l’esponente della Giunta regionale – con questo bando vogliamo dare, insieme al nostro presidente Occhiuto e ai dipartimenti competenti, un segnale alla Calabria, un segnale di attenzione verso le donne per abbattere le barriere di discriminazione puntando all’aumento dell’occupazione femminile. Ci sono ottimi cenni di cambiamento ma il percorso è ancora lungo. Per questo motivo abbiamo voluto incentivare le aziende, che spesso non spendono risorse in questa direzione, mettendo a disposizione una dotazione molto importante. Siamo convinti e certi che le aziende calabresi, dove lavorano tantissime donne, risponderanno in modo positivo per ottenere la Certificazione della parità di genere”.
In base ai dati forniti dall’Osservatorio/Laboratorio economico territoriale delle Politiche del lavoro, vi è una ridotta presenza di donne in cerca di occupazione e un alto numero di dimissioni volontarie tra le lavoratrici madri. Il divario di genere del tasso di attività risulta: uomini 51,9%, donne 33,9%.
Settori economici con maggiore incidenza di occupazione femminile: sanità e istruzione (ruoli di cura e assistenza) al 60%, il resto, principalmente, in agricoltura, commercio e turismo.
Stefania Agosto ha spiegato che “a seguito dell’attività promossa dal Cug, la Regione Calabria ha inteso avvalersi delle risorse assegnate dal Decreto 18 gennaio 2024 del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali adottato di concerto con il Ministro per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, per il finanziamento in favore delle imprese e dei loro lavoratori di attività di formazione propedeutiche al conseguimento della Certificazione della parità di genere. Tale attività risulta essere propedeutica e complementare all’Avviso pubblico che presentiamo oggi, finalizzato a diffondere nel tessuto imprenditoriale calabrese la consapevolezza dell’importanza sociale, culturale, economica e strategica della parità di genere e a favorire un maggior tasso occupazionale e di accesso al lavoro della popolazione femminile”.
“Portare in Calabria la certificazione di genere – ha spiegato infine Sonia Stumpo – non era un atto scontato. Con la certificazione di genere nasce un metodo rivoluzionario perchè si pone l’attenzione e il centro dell’economia sulle donne. L’altro obiettivo importante è quello dell’abbattimento del differenziale retributivo che consentirà di avvicinare il mondo femminile e il mondo maschile anche nell’attività lavorativa”.
Nel corso dell’incontro è stato presentato il video, realizzato dal dipartimento Lavoro, per raccontare come il lavoro sia uno strumento prezioso per garantire alla donna libertà, parità, indipendenza, emancipazione e realizzazione.
La partecipazione al bando ora in pre-informazione avviene mediante procedura “a sportello”, di imminente apertura.
La piattaforma digitale è messa a disposizione da Fincalabra.

– Foto: Ufficio stampa Regione Calabria –

(ITALPRESS).

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