IN AUSTRALIA VINCE BOTTAS, FERRARI QUARTA E QUINTA

Il mondiale 2019 di Formula 1 comincia all’insegna di Valterri Bottas e della Mercedes. Una vera sorpresa il finlandese che si è presentato con un profilo decisamente diverso da quello a cui eravamo abituati. L’inverno, il riposo, le gare di rally lo hanno trasformato e senza nessun timore Bottas ha affrontato la sfida con il pluricampione del mondo Lewis Hamilton. Un successo indiscutibile con una gara dominata dal primo all’ultimo giro, visto che è maturato alla prima curva il sorpasso sul compagno di squadra. Hamilton si è dovuto accodare, ha patito molto la scelta della gomma gialla ma forse non è l’unico motivo che lo ha tenuto dietro. Al termine della gara il britannico ha detto di avere qualche idea sulle motivazioni ma preferisce approfondire la questione con i suoi ingegneri, del resto conoscendolo a stento sopporterà di essere il secondo in Mercedes e farà di tutto per riprendersi la leadership. Di certo la Mercedes ha compiuto grandi passi avanti rispetto al pre mondiale, ancora di più di quelli che loro stessi si aspettavano, come ha ammesso lo stesso Toto Wolff.

Dietro le due Mercedes un ottimo Max Verstappen che ha portato la sua Red Bull-motorizzata Honda al primo podio stagionale. Un bel sorpasso su Vettel per lui e anche tanta pressione messa nel finale a Hamilton.
Sicuramente ci si aspettava di più dalla Ferrari e se lo aspettavano anche i diretti interessati. Il quarto posto di Sebastian Vettel e il quinto di Charles Leclerc non è da buttare ma dopo quanto si era visto prima di questo week-end si sperava molto nel successo finale. Del resto questa è anche una pista che ha sempre portato bene alle rosse, solitamente protagoniste all’inizio della stagione. L’augurio è che questa volta possa accadere l’esatto contrario. Il tempo è poco ma a Maranello dovranno lavorare molto in vista del Bahrain per risalire alle motivazioni del mancato ritmo delle rosse in questa prima gara; Vettel non è certamente stato agevolato dalla scelta del pit-stop anticipato per montare le gialle ma al di la’ di quello non è mai riuscito a impensierire i propri avversari. Il giovane compagno di squadra Leclerc, a parte un errore di valutazione nella prima parte che lo ha portato a contatto con l’erba, nella parte finale era certamente più veloce, ma dal team è arrivato l’ordine di mantenere le posizioni e probabilmente è giusto cosi’.

A seguire Kevin Magnussen che chiude in sesta posizione con la Haas motorizzata Ferrari. A punti Nico Hulkenberg (Renault), Kimi Raikkonen (Alfa Romeo), Lance Stroll (Racing Point-Mercedes) e Daniil Kvyat (Red Bull). Chi ha fatto veramente male sono Williams e Mclaren, mentre è da rivedere Antonio Giovinazzi, unico pilota italiano sulla griglia di partenza dopo otto anni; il pilota dell’Alfa Romeo ha danneggiato l’ala toccandosi al primo giro con la Renault, ha perso tanto tempo e il pit-stop è arrivato tardi. Era soltanto la prima e quindi sono gare che serviranno per maturare esperienza.

 

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