L’abolizione dell’Imu e della tasi non è per tutti. Ecco chi deve pagare imu e tasi e quali sono i termini e le scadenze di pagamento.
A partire dallo scorso anno, molti di noi hanno detto addio a IMU e TASI ma non tutti. Per determinati contribuenti, il pagamento di Imu e tasi va ancora annoverato tra le scadenze fiscali da non dimenticare.
Che cos’è la Tasi?
La Tasi è la tassa sui servizi indivisibili e fu introdotta nel 2014 con la legge di stabilità. La Tasi è l’imposta che riguarda i servizi comunali che si rivolgono alla collettività (come l’illuminazione comunale o la manutenzione stradale). Tale tassa veniva pagata non solo dai proprietari di immobili ma anche dagli affittuari.
Che cos’è l’IMU?
L’IMU (imposta municipale unica) sostituì Irpef e Ici ed era pagata dai proprietari di immobili o titolari di usufrutto, uso, abitazione, enfiteusi e superficie.
Chi deve continuare a pagare IMU e TASI?
La legge di stabilità 2016 ha previsto l’abolizione di tali imposte sulla prima casa per tutti o quasi tutti. L’esenzione di imu e tasi rientra tra le agevolazioni della prima casa: anzitutto, infatti, non spetta il pagamento di IMU e TASI nel momento in cui l’immobile risulta la principale abitazione del nucleo familiare ma anche qui ci sono alcune eccezioni.
Per quanto riguarda i proprietari, se i componenti del nucleo familiare risiedono in immobili differenti nello stesso Comune, l’esenzione riguarderà una sola casa. Coloro che risiedono in case dello stesso Comune saranno esenti dal pagare le imposte su entrambe gli immobili.
Per quanto riguarda gli inquilini la TASI, questa imposta fino a poco tempo fa veniva pagata in base alle aliquote comunali, con una percentuale che oscillava tra il 10 e 30% a carico dell’inquilino, il restante era a carico del proprietario. Purché la casa in questione risulti come principale residenza abitativa, non dovrete pagarla!
Attenzione: ciò significa che immobili non prettamente abitativi come laboratori, negozi, case vacanza o comunque non utilizzati come principale residenza abitativa, saranno soggette al pagamento dell’imposta.
IMU case di lusso
Proprietari di case di lusso: anche per voi l’IMU è cancellata
L’IMU sulla prima casa già a partire dal 2014 riguardava solo gli immobili di lusso (con valore catastale A-1 A-8 E A9) dunque ville, castelli e proprietà dotate di valore storico o artistico. Con la legge di stabilità, anche le prime case di lusso saranno esonerate dal pagamento dell’IMU. Meno tasse anche per più ricchi.
IMU box auto, imu magazzini, imu depositi di attrezzi…
Abolizione di IMU e TASI anche per box auto e magazzini
Oltre alle abitazioni anche le pertinenze (box auto, tettoie e magazzini, locali di sgombero, cantine) saranno esonerate dal pagamento di IMU e TASI. Non dovranno pagare tali imposte i proprietari di un’unica unità pertinenziale. Dunque se possedete due o più box auto sul primo immobile non dovrete pagare nulla mentre il secondo e il terzo rientreranno nella categoria “altri fabbricati” che rientra tra gli immobili soggetti a IMU e in base al Comune anche a TASI.
IMU su terreni agricoli e macchinari imbullonati
Anche per gli imprenditori agricoli professionali e per i coltivatori diretti sarà cancellata l’IMU.
La legge di Stabilità prevede l’esenzione dal pagamento dell’IMU per:
- terreni di proprietà dei coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali iscritti alla previdenza agricola;
- terreni ubicati nei Comuni delle isole minori;
- terreni a proprietà collettiva e indivisibile immutabile destinazione agro-silvo-pastorale non ricadenti in zone montane o di collina.
Come anticipato dal prossimo 1° gennaio anche i macchinari imbullonati (ovvero attrezzature ed impianti fissati all’interno di immobili dedicati alla produzione) saranno esclusi dai conteggi fiscali per il pagamento dell’IMU.
Imu e Tasi per immobili in comodato d’uso o sulla seconda casa data in affitto
Niente IMU e TASI per le case in comodato d’uso assegnate ai figli. Per poter usufruire di questa agevolazione, il proprietario dell’abitazione non deve possedere un altro immobile ad uso abitativo in Italia e nel 2015 deve aver abitato nella casa da cedere in comodato d’uso. D’altro canto, chi riceve la casa in comodato deve adibirla ad abitazione principale. Questa agevolazioni, meglio definita esenzione di Imu e tasi non è prevista se la casa in questione è di lusso.
Sconto Imu del 25% sulla seconda casa affittata con contratto di locazione a canone concordato a patto che sia data in affitto un soggetto che la utilizzerà come abitazione principale.
Per il 2017 vi è una buona notizia per tutti coloro che ancora dovranno sostenere il pagamento di Imu e tasi. Stando alla Legge di stabilità 2017, i sindaci delle amministrazioni locali, addetti alla riscossione dei due tributi, potranno ridurre le aliquote ma non potranno aumentarle.