“Secondo Confcommercio, negli ultimi 10 anni gli immobili delle famiglie italiane hanno perso – in media – il 13% del loro valore. Temiamo che il dato sia piuttosto ottimistico, soprattutto se si considera la svalutazione provocata dalle scellerate politiche fiscali avviate con la manovra di fine 2011, che hanno portato a 50 miliardi l’anno il carico fiscale sul settore (circa il 3% del Pil)”. Così il presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa.
“In ogni caso, l’emergenza immobiliare esiste. Ed è un’emergenza – per chi abbia voglia di vedere le cose in profondità – che non riguarda solo i proprietari, ma un intero comparto, estendendo gli effetti a tutta l’economia. L’immobiliare – aggiunge – va liberato dai troppi vincoli, normativi e fiscali, che lo frenano. Solo così si potrà sperare di far uscire dalla crisi tante piccole imprese, tanti professionisti, tanti operatori che – quando non ostacolati – producono crescita, creano posti di lavoro, stimolano i consumi. In assenza di un Governo, confidiamo che se ne possa parlare in sede di esame parlamentare del Def”, conclude.