Più di sessanta vittime e 81 superstiti. E’ drammatico il bilancio del naufragio avvenuto nella notte, sulle coste joniche della Calabria. Al largo di Steccato di Cutro l’imbarcazione su cui si trovava un gruppo di migranti non avrebbe retto alla violenza delle onde, lasciando cadere in mare il carico di donne, uomini e bambini, quasi tutti provenienti da Afghanistan e Pakistan.
Il barcone di legno era partito da Izmir, in Turchia, quattro giorni fa ma giunto quasi a destinazione non avrebbe retto al forte vento di scirocco. Tra le vittime ci sono alcuni bambini, uno di questi neonato.
Al momento sono 48 i corpi privi di vita recuperati dai vigili del fuoco nella zona del naufragio; altri 2 a Botricello e 1 a Castro, in provincia di Catanzaro, dove erano stati trasportati dalla corrente. Altri 11 sono stati recuperati dagli altri soccorritori. Alle operazioni partecipano anche la Guardia Costiera e la Guardia di Finanza.
Per i vigili del fuoco stanno operando sul posto squadre ordinarie, acquatiche e sommozzatori del Corpo nazionale, anche con imbarcazioni e moto d’acqua. Il presidio resterà attivo nella zona anche durante la notte, con una squadra di soccorritori acquatici pronti a intervenire. Nel frattempo la Procura di Crotone ha fermato tre presunti scafisti (un pakistano e due turchi), mentre per un quarto sono in corso le ricerche.
(ITALPRESS).
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