LA VALLETTA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – 88 persone che ieri pomeriggio erano su una barca nella zona di ricerca e salvataggio (SAR) di Malta sarebbero state respinte illegalmente in Libia. L’organizzazione di soccorso in mare Alarm Phone ha detto che una barca che è stata avvistata nella zona SAR di Malta con circa 88 persone è stata intercettata dalla “cosiddetta guardia costiera libica”.
L’ONG ha affermato che i sistematici respingimenti in Libia “devono cessare immediatamente, le persone scappano per trovare un posto sicuro”.
L’ONG Mediterranea Saving Humans ha affermato che “questa non è la prima volta che Malta è coinvolta in pratiche illegali in zone nella sua responsabilità”.
Ciò avviene dopo la rivelazione di mercoledì secondo cui il governo maltese avrebbe pagato “tre o quattro” volte un peschereccio battente bandiera libica per aver traghettato in Libia un gruppo di migranti intercettati in mare.
L’anno scorso le Nazioni Unite hanno affermato che il paese nordafricano “non è un porto sicuro per il rimpatrio di rifugiati e migranti che richiedano asilo”.
Secondo le ultime statistiche rilasciate dall’Organizzazione internazionale per le migrazioni, almeno 685 persone hanno perso la vita quest’anno mentre cercavano di attraversare il Mediterraneo.
Alarm Phone e altre organizzazioni di soccorso in mare spesso trasmettono le coordinate GPS delle imbarcazioni in pericolo alle autorità italiane, maltesi e libiche e a Frontex, l’agenzia di guardia costiera e di frontiera dell’Unione europea, nella speranza che le persone in mare siano soccorse come richiesto dal diritto marittimo internazionale.
Però, l’analisi dei log e delle e-mail di Alarm Phone e SOS Mediterranèe, e i rapporti della guardia costiera libica, tutti mostrano che le autorità nazionali contattate spesso rispondono lentamente, in modo insufficiente o per niente alle richieste di aiuto.
(ITALPRESS).
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