Nuna Lie, azienda italiana che opera da oltre dieci anni nel mercato del fashion retail al femminile, si contraddistingue per un’attenzione alle politiche di welfare in materia di formazione e crescita delle dipendenti. In un’intervistala responsabile Risorse Umane – Formazione e Sviluppo, Mariagiovanna Modoni, spiega la filosofia aziendale.
Nuna Lie è un marchio made in Italy in crescita, ormai presente quasi totalmente sul territorio nazionale e anche all’estero. Cosa vuol dire però essere un brand al femminile oggi? Questa è una domanda alla quale io faccio molta fatica a rispondere. Quella che viene considerata come un’eccellenza, per noi è la nostra quotidianità. Nuna Lie nasce come azienda al femminile ed è per noi naturale avere il 95% di dipendenti donne che ricoprano ruoli di rilievo nell’ambito manageriale e amministrativo. Le nostre colleghe possono fare percorsi di crescita ed essere mamme allo stesso tempo, per noi non è mai stato un problema.
Come e da quanto avete strutturato i vostri piani di welfare? Nuna Lie ha sempre lavorato con degli incentivi al personale basati sul raggiungimento degli obiettivi da parte di ciascun negozio. Da circa un anno e mezzo, abbiamo deciso però di utilizzare un portale di flexible benefits che le colleghe possono utilizzare per il supporto alla famiglia (assistenza genitori anziani, istruzione dei figli, voucher baby sitting) e per dotarsi di un’assicurazione sanitaria integrativa. E la formazione? Tutti le nuove dipendenti ricevono un Induction Kit, un manuale di lavoro che riguarda sia la formazione tecnica che il regolamento dell’azienda, in più un libro relativo alla vendita assistita perché ci teniamo che le colleghe siano tutte preparate allo stesso modo. Abbiamo predisposto inoltre un corso di due giornate che fanno tutte le nuove colleghe entro il primo semestre dall’assunzione, e inoltre una formazione a catalogo riguardante corsi in aula specifici per le varie figure operative. Fa parte del nostro storico tenere dei corsi in negozio con consulenti esterni che ci seguono da anni oppure tenuti da colleghe senior che ormai formate si spostano e svolgono attività da docenti. Un successo questo che ci permette di capitalizzare la formazione e indice di crescita professionale: ormai il ruolo di chi lavora in negozio come store manager, supera di gran lunga la vecchia concezione della commessa.
Avete già attuato piani di smart working o è una soluzione alla quale siete ricorsi in occasione dell’emergenza Covid-19? Abbiamo sospeso le attività da una quindicina di giorni non essendo i nostri esercizi che producono beni di prima necessità. Lo smart working è stato applicato nella nostra azienda a partire dallo scorso ottobre, prevedendo in media una giornata lavorativa da casa a settimana per dipendente, quindi eravamo già pronti con una struttura tecnica a sostegno consistente in un pc e la connessione sicura al server aziendale. Tuttavia da fine febbraio e con l’aggravarsi dello stato d’emergenza, c’è stato un incremento delle giornate lavorative e poi lo spostamento completo in modalità smart working per i reparti che devono continuare a lavorare. Il nostro bilancio dunque, e al di là della crisi attuale, è molto positivo non solo per l’azienda ma anche per i dipendenti, il progetto funziona e viene incontro a coloro che sono pendolari o hanno famiglia.
Donna in carriera e mamma: è possibile per Nuna Lie? Dobbiamo implementare i piani integrativi per la maternità e non abbiamo quindi ancora una strutturazione adeguata alla quale provvederemo in tempi brevi, quello fatto finora consiste nell’aver strutturato dei percorsi individuali che rispettino i bisogni delle colleghe. Vogliamo favorire il talento delle nostre dipendenti e sarebbe controproducente non agevolare le necessità relative alla famiglia. Progetti e piani futuri una volta usciti da questo periodo di quarantena? Oltre all’apertura di nuovi negozi prevista prima del lock down, continueremo a investire sempre in formazione. Stiamo facendo crescere delle risorse per renderle delle trainer sul territorio, un pool di talenti in area manager, chiamato informalmente start team, e formato in maniera specializzata tenendo conto delle specifiche competenze. Se il singolo cresce, cresce tutto il gruppo. Alcuni dati relativi al vostro brand. Nuna Lie oggi conta circa 120 punti vendita di cui 63 a gestione diretta e i restanti in franchising, in Ticino abbiamo 4 negozi e uno in Spagna nella provincia di Barcellona, per un totale di 330 dipendenti diretti. Il fatturato aziendale del 2019 è stato di 55 milioni di euro.
(ITALPRESS/WEWELFARE.IT).
Il welfare al femminile. Da sempre, secondo Nuna Lie
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