VENEZIA (ITALPRESS) – Il 2024 segna i cento anni dalla morte di Franz Kafka. Il grande scrittore di Praga ha inciso profondamente nella letteratura mondiale, muovendosi dentro spazi angusti, realtà mutevoli, stati dell’animo messi sulla carta come edifici labirintici e quasi inarrivabili.
La sua vita breve (poco più di quarant’anni) ha attraversato anni cruciali tra Otto e Novecento e ha messo in luce una capacità rara di raccontare e affrontare le profondità dell’animo, privato e collettivo.
Dal 15 ottobre al 30 novembre il Centro Candiani, la Casa del Cinema, il Teatro Toniolo e il Teatrino Groggia diventano i luoghi in cui incontrare il pensiero dell’autore polacco, per un focus ad amplio raggio che punta ad analizzare non solo l’opera letteraria, ma anche la produzione cinematografica da essa derivata.
Un omaggio alle sue narrazioni, fortemente visive (da La metamorfosi a Il processo, passando per racconti ed epistolari come le Lettere al padre) sta infatti anche nel territorio della settima arte, con quel Processo messo in scena da Orson Welles nel 1962, capace di restituire l’atmosfera cupa ed espressionista di una delle più grandi narrazioni sul potere.
“L’amministrazione del sindaco Luigi Brugnaro partecipa alle celebrazioni di questo importante centenario con una selezione di eventi dedicati al grande scrittore, e lo fa aprendo le porte di tutti i nostri spazi culturali che sono diventati ormai un punto di riferimento per i nostri cittadini – spiega la consigliera delegata “Città di Venezia, cultura: attività teatrali e cinema”, Giorgia Pea- per l’occasione sono stati organizzati incontri, spettacoli teatrali, proiezioni cinematografiche con un approccio integrato e multidisciplinare per valorizzare uno degli scrittori più importanti del novecento. Appuntamenti che condurranno gli spettatori in un percorso che, esplorando la vita e la produzione artistica di Kafka, metterà in luce la modernità della sua opera”.
Il Centro Candiani e la Casa del Cinema propongono la proiezione del capolavoro di Wells, rispettivamente il 15 ottobre a Mestre e il 16 ottobre a Venezia. Il Centro Candiani ospita inoltre in Auditorium due spettacoli teatrali: domenica 20 ottobre la lettura scenica di Francesco Montanari La metamorfosi di F. Kafka e venerdì 8 novembre lo spettacolo di Attori per caso dedicato all’opera Lettere a Milena.
Martedì 19 novembre, infine, l’ultimo appuntamento al Centro è con l’incontro L’universo inquieto di Kafka a cura di Franco Fusaro e Lucia Lombardo. Il Teatrino Groggia omaggia lo scrittore con un Laboratorio teatrale rivolto all’infanzia e due spettacoli teatrali.
Sabato 16 novembre il fil rouge tematico del workshop per bambini dai 7 agli 11 anni e famiglie, condotto da Pierre Campagnoli e innescato in particolare dal romanzo Il Castello, indaga la relazione tra bambino e adulto rispetto alla complessità labirintica del mondo che viviamo, in un’atmosfera leggera, giocosa e fortemente comica.
Domenica 17 novembre il palco è tutto per la performance comica Kafkamorto della compagnia Baladam b-side, dedicata a un pubblico di giovani adulti. I due performer, in dialogo tra loro e con il pubblico, esplorano ironicamente l’immaginario kafkiano proponendo dialoghi surreali e frammentatissimi, attualizzando i contenuti di riferimento e de-costruendo la nostra realtà attraverso il linguaggio.
Conclude infine la proposta, sabato 30 novembre, lo spettacolo per tutti Circo Kafka di Roberto Abbiati in cui lo spazio scenico si tramuta in un surrogato di circo: è il dramma di K, o forse la commedia di K… al pubblico scoprirlo. Gli appuntamenti al Teatrino Groggia sono cofinanziati dall’Unione europea – Fondo Sociale Europeo Plus, nell’ambito del Programma Nazionale PN Metro Plus e Città medie Sud 2021-2027.
Chiude idealmente la rassegna dedicata all’autore polacco il Teatro Toniolo con lo spettacolo Racconti disumani di Alessandro Gassman con Giorgio Pasotti.
Due straordinari artisti si misurano con le parole di Franz Kafka in due storie per parlare, Pasotti interpretando e Gassmann dirigendo, agli uomini degli uomini.
Una relazione accademica e La tana sono i racconti di Kafka da cui è tratta la sceneggiatura, due storie di animali, sembrerebbero, una che mette a nudo la superficialità di un modo di essere attraverso comportamenti stereotipati e facili, l’altra che racconta quel bisogno di costruirsi il riparo perfetto che ci metta al sicuro da ogni esterno. Lo spettacolo, inserito nel cartellone della Stagione di Prosa 2024.25 organizzata in collaborazione con Arteven circuito multidisciplinare regionale, va in scena dal 22 al 24 novembre. Il 22 novembre inoltre una replica speciale è dedicata al matinée per le scuole.
– Foto: ufficio stampa Comune di Venezia –
(ITALPRESS).