Sotto la spinta dei nubifragi che si sono abbattuti sul nord Italia il fiume Po si è alzato di oltre sei metri nelle ultime 24 ore. Sotto pressione sono anche i grandi laghi con il Maggiore che si è alzato di oltre un metro a Sesto Calende e quello di Como con l’acqua arrivata addirittura in strada. E’ quanto emerge dal monitoraggio di Coldiretti al Ponte della Becca, a Pavia, dove il grande fiume stamattina ha raggiunto l’allerta gialla.
Il rapido innalzamento del Po – spiega la Coldiretti – è emblematico della situazione di sofferenza del bacino idrografico del nord in cui si sono verificate esondazioni dei corsi d’acqua con frane e allagamenti, morti e dispersi.
Gravi danni nelle campagne con raccolti distrutti e animali dispersi ma anche danni strutturali alla viabilità sulle strade rurali con milioni di euro di danni, secondo Coldiretti. Dall’inizio dell’autunno le tempeste sono praticamente raddoppiate (+92%) rispetto allo stesso periodo dello scorso anno con 127 eventi estremi tra nubifragi, grandinate, vento forte, tornado, bombe d’acqua secondo l’analisi della Coldiretti su dati dell’European Severe Weather Database (Eswd).
La perturbazione si è abbattuta sulle regioni più fragili della Penisola con Piemonte e Liguria che hanno ben il 100% dei comuni con parte del territorio a rischio idrogeologico, la percentuale di rischio è la più alta a livello nazionale dove – precisa la Coldiretti – sono 7275 i comuni complessivamente a rischio, il 91,3% del totale.