FLORIANA (MALTA) (ITALPRESS/MNA) – La visita di Papa Francesco a Malta è entrata nel suo ultimo giorno e ha raggiunto il culmine questa mattina, quando il Pontefice ha celebrato una messa a cui hanno partecipato circa 20.000 persone. Alla messa a Floriana è seguita la recita dell’Angelus. Sulla strada per Floriana, il Papa si è fermato per una breve visita alla Cappella della Madonna della Medaglia Miracolosa a Hamrun, istituita dalla Società della Dottrina Cristiana (MUSEO) fondata da Santa Gorg Preca. Ospita le sacre spoglie del santo, beatificato da Papa Giovanni Paolo II nel 2001 e canonizzato da Papa Benedetto XVI nel 2007.
Al termine dell’Angelus, il Papa ha rivolto la sua attenzione alla tragedia umanitaria in Ucraina. “Possiamo essere instancabili nel pregare e nell’offrire assistenza a coloro che soffrono – ha detto -. La pace sia con voi”.
Riferendosi al suo viaggio apostolico a Malta, Papa Francesco ha detto: “Riporterò molti ricordi degli eventi e delle conversazioni di questi giorni. Ricorderò soprattutto molti dei vostri volti, così come il volto luminoso di Malta! Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato così duramente per prepararsi a questa visita e saluto cordialmente i nostri fratelli e sorelle delle diverse confessioni e religioni cristiane che ho incontrato in questi giorni”, ha affermato. “Chiedo a tutti voi di pregare per me, come lo farò per voi. Preghiamo gli uni per gli altri”.
Le isole maltesi, ha continuato il Papa, “respirano il senso del Popolo di Dio” e ha auspicato che continuino a farlo a lungo, sull’esempio di San Gorg Preca. Rivolgendo la sua attenzione ai giovani “che sono il futuro”, Papa Francesco ha detto: “Cari amici, voglio condividere con voi la cosa più bella della vita. Sai che cos’è? E’ la gioia di donarsi completamente nell’amore, che ci rende liberi. Quella gioia ha un nome: è Gesù. Ti auguro la bellezza di innamorarti di Gesù, il Dio della misericordia, che crede in voi, sogna con voi, ama la vostra vita e non deluderà mai”.
Il Papa ha anche esortato i giovani a non dimenticare le proprie radici e a mantenere i contatti con gli anziani, compresi i propri nonni.
Il discorso del Papa è stato pronunciato poco dopo che l’arcivescovo Charles Scicluna ha espresso parole di ringraziamento per la sua visita apostolica a Malta. Ma il Papa ha insistito sul fatto che in realtà dovrebbe essere proprio lui a dire “grazie”.
Durante l’omelia, Papa Francesco ha messo in guardia i fedeli dall’usare una religiosità esteriore per “nascondere il verme dell’ipocrisia” e puntare il dito contro gli altri. Le sue riflessioni sono state ispirate dalla lettura evangelica del giorno: il racconto di Gesù e della donna colta in adulterio. Papa Francesco ha quindi esortato i fedeli a chiedersi, ogni volta che pregavano o partecipavano alle funzioni religiose, se erano veramente in sintonia con il Signore. Il Papa ha anche colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine per la forte presenza della Chiesa cattolica a Malta, osservando che il popolo di Dio era “numeroso e vivo, fedele nel cercare il Signore attraverso una fede concreta e vissuta. Per questo vi ringrazio tutti”.
Papa Francesco ha incontrato anche la comunità dei Gesuiti presso la Nunziatura Apostolica a Rabat. Il Pontefice ha poi visitato anche la Grotta di San Paolo nella Basilica di San Paolo a Rabat, dove la tradizione vuole che San Paolo visse durante il suo soggiorno a Malta. Ha ricordato che San Paolo è stato accolto da persone pagane di buon cuore, che lo hanno trattato bene. Ha pregato Dio perchè come nazione, Malta capisca i bisogni degli immigrati e ha affermato che la misericordia non dovrebbe essere persa con parole frivole, ma dovrebbe essere accettata. Ha anche incontrato 14 rappresentanti di diverse chiese, tra cui ortodossi e protestanti. Molti residenti di Rabat si sono radunati davanti alla Basilica di San Paolo per accogliere Papa Francesco.
(ITALPRESS).
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