IL NEO RETTORE BRONZINI “PRIORITA’ STATUTO E GOVERNANCE”

“Il risultato è sempre inaspettato e sono molto contento per essere sempre stato in testa, sin dal primo turno”. A distanza di quasi un mese da quel 5 luglio, giorno in cui ha avuto la meglio sul direttore del Dipartimento di Fisica, Roberto Bellotti, con oltre 854 preferenze e una percentuale pari al 54,62%, il nuovo rettore dell’Università degli Studi di Bari, Stefano Bronzini, ricorda la lunga campagna elettorale e inizia a delineare le prime sfide che a partire da ottobre lo vedranno in prima linea. “Devo dire – ha confessato – che mi aspettavo una campagna elettorale complicata (ci sono voluti tre turni di votazione e il ballottaggio per l’elezione, ndr), perché questa è in realtà la prima campagna elettorale dentro la ‘Legge Gelmini’ e questo si è visto nella frantumazione del dibattito: non più le facoltà, non più luoghi dove discutere”. Per Bronzini, che già sei anni fa aveva provato a diventare rettore, a convincere la realtà accademica (docenti, ricercatori, studenti, dottorandi, personale tecnico e amministrativo) a scrivere il suo nome nel segreto dell’urna è stata la sua esperienza profonda del mondo universitario.
“Penso – ha detto – che abbia contato molto l’esperienza di 14 anni negli organi centrali e quindi la conoscenza di quella che chiamano ‘la macchina’, che è semplicemente la nostra Università e anche alcune proposte che badavano alla concretezza. Particolarmente quella sul reclutamento e quella sugli investimenti futuri da fare nell’Università. E aggiungerei l’idea di ridare un ruolo all’Università di Bari all’interno del dibattito nazionale. Alle volte – ha sottolineato – si è fatta una campagna elettorale troppo nel cortile ed è bene invece sapere che si fa parte di un sistema”. Chiedergli come sarà l’Università di Bari sotto la sua guida è prematuro: “Questo – ha risposto – lo dirò fra sei anni. Adesso posso dire quali sono le mie speranze. Sicuramente un’Università che sia basata sulle regole, che cerchi di avvantaggiare le possibilità di crescita sia del personale tecnico-amministrativo, sia dei docenti e non ultimo della formazione dei miei studenti”.
Dal primo ottobre prossimo, Bronzini direttore del Dipartimento di Lettere Lingue Arti, Italianistica e Culture comparate, darà il via al suo mandato. “La prima cosa” che “farò” sarà quella di mettere su “un gruppo di lavoro sullo Statuto. Va rivisto completamente – ha spiegato – e va adattato alla legge 240. Credo che intervenire sullo Statuto e sulla governance sia fondamentale”. In secondo luogo, il neo rettore si attrezzerà “immediatamente con un gruppo di ricerca sulle linee di Horizon 2021. Credo che questi – ha spiegato all’Italpress – siano i due impegni che posso prendere sin da adesso”. Ci sono cose all’interno dell’Università che per il neo rettore vanno cambiate. “Non mi piace – ha detto – che l’Università abbia perso il senso della discussione e del dibattito. Conseguentemente molto spesso  nell’Università c’è un frazionamento tra discipline, settori, specialismi. Credo che in Italia dopo la legge 240 – ha sottolineato Bronzini – non si sia discusso di sistema, ma si sia discusso di sopravvivenza del sistema. Credo che adesso sia il momento di parlare invece dei saperi e del sapere, della conoscenza e della trasformazione della conoscenza negli ultimi tempi”.
“Lo specialismo – ha aggiunto – non è sempre un elemento positivo. Lo specialismo può essere un elemento positivo e questo lo si è visto nei nuovi settori scientifico-disciplinari emergenti”. Quanto al ruolo che in questi sei anni avranno gli studenti, Bronzini ha risposto: “Gli studenti sono parte dell’Università, quindi non avranno un ruolo specifico. Io ricordo che per legge – ha dichiarato – sono negli organi come Consiglio d’amministrazione e Senato accademico in proporzioni che la legge detta e per questo partecipano alle scelte. Io spero che abbiano un ruolo propositivo. Li vorrei un po’ più intraprendenti. Mi piacerebbe che gli studenti avessero il coraggio di rischiare, laddove noi per generazione, ruolo e spesso anche per tradizione, abbiamo un po’ di timore”.

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]